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(17 Luglio 2013) Enzo Apicella

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No alla nuova base USA, no alle spese militari, no alla guerra imperialista.

Per una alternativa anticapitalista

(2 Dicembre 2006)

Testo del volantino diffuso alla manifestazione di Vicenza contro la nuova base USA

Il governo USA vuole costruire a Vicenza, dove già esiste la caserma Ederle, una seconda base che ingloberà l'aereoporto civile Dal Molin trasformandolo nella base logistica più importante dell'esercito americano.

Sulla costruzione di questa nuova base militare sono uniti centrodestra e centrosinistra, così come sono uniti nell'aumentare a dismisura le spese militari e nel finanziare le missioni militari all'estero.

Anzi la nuova base di Vicenza, che ospiterà i militari USA impegnati in Irak, permetterà al governo Prodi di rivendicare comunque il proprio "contributo" all'occupazione di quel paese, nonostante il ritiro (per altro ancora da avvenire) delle truppe italiane.

Una quantità sempre maggiore di risorse economiche vengono così sottratte alla spese sociali, alla sanità, alla scuola, alle pensioni per finanziare lo sforzo bellico diretto (dalla Jugoslavia al Libano) e indiretto (il supporto logistico all'esercito USA).

Uno sforzo bellico che è richiesto a gran voce da tutta la grande industria italiana, dalle grandi banche, dalle grandi compagnie petrolifere per imporre con la minaccia delle armi le "leggi del mercato" ai dei paesi dell'Est e del Sud del mondo e quindi il "diritto" a schiavizzarne i lavoratori e a rapinarne le materie prime .

Un "diritto" di cui usufruiscono a piene mani industrie come la Fiamm o la Marzotto che delocalizzano la produzione lì dove i lavoratori sono costretti a sopravvivere con un salario da schiavi e allo stesso tempo, con il ricatto della disoccupazione, impongono ai lavoratori e alle lavoratrici del nostro paese salari sempre più bassi e sempre meno diritti.

In questa giornata di lotta con la nuova base USA di Vicenza è necessario affermare con forza una semplice verità: non cè nessun governo "amico" di questa grande mobilitazione popolare. Il governo Prodi, come il precedente governo Berlusconi, è amico solo degli industriali e dei banchieri, dei loro interessi e delle loro guerre per la conquista dei mercati!

Non deleghiamo a nessuno la lotta contro la base USA. Il gioco del'alternanza tra centrodestra e centrosinistra serve solo a perpetuare all'infinito questo stato di cose!
Occorre lottare per un’alternativa anticapitalista in cui siano i lavoratori e le lavoratrici a prendere nelle proprie mani il proprio destino.

No alle basi, via dalle imprese di guerra, abbattiamo le spese militari per investire in salari, pensioni, sanità e scuola!

Contro le basi militari e la finanziaria di guerra
Per una sinistra d’opposizione che lotti per un’alternativa vera.
COSTRUIAMO ASSIEME IL PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

Movimento costitutivo del Partito Comunista dei Lavoratori
coordinamento Veneto

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