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(8 Febbraio 2007)
Il capitalismo ha la necessita' storica di privare i lavoratori dei diritti minimi ed elementari, privandoli delle pensioni e della sanita' pubblica li riduce all'inedia .
Il furto delle pensioni e delle liquidazioni a danno dei lavoratori è un processo che va avanti da molti anni. Tutto ha inizio con la riforma Dini, attraverso la quale viene perpretata una rapina di massa dilazionata nel tempo per attutire gli effetti sociali e evitare una fortissima reazione da parte dei lavoratori stessi. La rapina è stata scadenzata nel tempo, attraverso vari “scaloni”, che inizieranno nel 2008 per completarsi nel 2015. In questo arco di tempo le pensioni saranno progressivamente ridotte, si ridurranno prima all’ 80% , poi al 60% , infine al 40%. I lavoratori assunti negli ultimi anni , se le pensioni attuali sono in media di 1200-1300 euro, percepiranno una pensione di 500-600 euro. Però siccome i nostri governanti, tutti i governi degli ultimi 15 anni, vogliono un gran bene ai lavoratori ,hanno pensato che con quelle pensioni i lavoratori morirebbero di fame, quindi hanno anche pensato alla soluzione. La soluzione è la “pensione integrativa”, come si ottiene? Semplicissimo, investendo nei fondi pensione, basta sottoscrivere un fondo pensione da 400-500 euro mensili e si ottengono i 600-700 euro per integrare la pensione. Ma questi soldi necessari ai fondi pensione da dove dovrebbero uscire? Quanti lavoratori hanno la possibilità di togliere 400-500 euro mensili per un tale investimento? Sicuramente pochissimi. Ecco quindi l’ultima trovata di questi straordinari personaggi che ci governano, investire le liquidazioni nei fondi pensioni, in questo modo trasformando i lavoratori in speculatori di borsa, con tutti i rischi del caso. Ricordiamo che i due più grandi scandali finanziari degli ultimi anni si sono verificati negli U.S.A. e in Argentina ed hanno riguardato società finanziarie dei fondi pensione. Quando in questi paesi la maggior parte dei lavoratori avevano investito nei fondi, queste società sono fallite e i sottoscrittori di tali fondi hanno perso tutto, se fra qualche anno “ casualmente” anche le società italiane dei fondi pensione dovessero fare la stessa fine i lavoratori si ritroverebbero con pensioni da fame ed anche senza più la liquidazione. Tutto questo è stato attuato in questi anni con la colpevole complicità dei sindacati di stato CGIL-CISL-UIL che hanno assecondato le politiche di tutti i governi che si sono succeduti non informando i lavoratori della rapina di massa che si andava compiendo, questo è il futuro, drammatico, che i governi di tutti i colori, insieme ai loro vassalli sindacali, preparano a tutti i lavoratori.
COBAS SANITA' CARDARELLI
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