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Farla finita con il berlusconismo e con il sistema che l’ha generato!

(16 Novembre 2011)

Finalmente Berlusconi si è dimesso. La sua caduta è stata fonte di soddisfazione per tutti coloro che hanno resistito per anni alla sua politica di asservimento e di divisione, che hanno lottato coraggiosamente per buttarlo giù.
Un fattore fondamentale della dissoluzione del governo Berlusconi è stata la lotta della classe operaia e delle masse popolari, dei giovani e delle donne, che si sono battuti per sostenere i propri interessi e diritti, opponendosi alle misure e alle leggi varate dal governo reazionario, senza mai lasciare campo libero alla compagine di affaristi, di fascisti, di razzisti e di cialtroni al potere.
Grazie alle mobilitazioni, agli scioperi, alle manifestazioni di piazza, grazie alle lotte sviluppate in modo particolare dallo scoppio della crisi capitalistica nel 2008 ad oggi si è impedito il consolidamento di un regime reazionario, si è incrinato il suo blocco sociale di riferimento, si è fatto scendere ai minimi il consenso della maggioranza di governo.
Senza questo movimento degli sfruttati e degli oppressi Berlusconi sarebbe rimasto ancora per lungo tempo al governo, avrebbe portato a termine le sue controriforme e si sarebbe candidato alla presidenza della Repubblica.

Ma cosa ha rappresentato Berlusconi in tutti questi anni?
Berlusconi è stato la maschera grottesca del declino e del degrado del capitalismo italiano, l’espressione del neoliberismo, delle politiche di guerra, dell’anticomunismo viscerale.
In diciassette anni di presenza e di potere nella vita politica fatto del Paese il regno della frode, dell’inganno, dalla violenza, del degrado morale e culturale, dall’asservimento criminoso.
Ha fatto arricchire ancor più un pugno di parassiti sulle spalle della maggioranza dei lavoratori.
Ha ha distrutto il futuro di una generazione, ha determinato l’ulteriore disuguaglianza fra Nord e Sud.
Ha incrementato il saccheggio delle casse pubbliche, rafforzato il monopolio dei media.
Ha avvelenato la società con la corruzione, con il culto dell’individualismo sfrenato e l’egoismo borghese, con l’arroganza padronale e l’autoritarismo, con l’arrivismo e del qualunquismo, cone le offese alle donne e agli omosessuali.
La pornocrazia berlusconiana è stato il sistema di selezione di un’intera classe dirigente, il prevalere del criterio della servitù.
Per voltare pagina, per cambiare veramente, non sono sufficienti le dimissioni di Berlusconi, se poi rimangono in piedi tutti le leggi, i provvedimenti, le misure che ci hanno portato nella disastrosa situazione attuale. La fine politica di Berlusconi deve significare la liquidazione della sua eredità. La “discontinuità” deve stare nei contenuti politici, economici, sociali, morali, culturali, altrimenti sarà un danno enorme e un’ulteriore beffa per le masse lavoratrici.

Esigiamo pertanto:
L’abolizione dell’art. 8 della Finanziaria e delle altre leggi che eludono lo Statuto dei lavoratori
Il ritiro dei provvedimenti sulle pensioni e di quelli che stabiliscono tagli alla salute, all’istruzione, alla ricerca, agli enti locali
L’abrogazione di tutte le leggi sul “mercato del lavoro” (cioè sul precariato e la flessibilità)
La cancellazione di tutti gli accordi separati e la libertà di rappresentanza sindacale e di voto nei luoghi di lavoro
La cancellazione delle norme salva-padroni nella sicurezza sul lavoro
L’abrogazione del “pacchetto sicurezza”, della Bossi-Fini e la chiusura dei CIE
Il ritiro delle truppe all’estero, il drastico taglio alle spese militari, la cessazione della produzione degli aerei da guerra F-35 e dell’ampliamento della base USA a Vicenza
L’abrogazione delle leggi e delle norme ad personam e la risoluzione definitiva del conflitto di interessi
La cancellazione dello scudo fiscale, dei condoni fiscali ed edilizi, delle leggi che aboliscono le tasse su successioni e donazioni
L’abrogazione della controriforma Gelmini dell’istruzione
L’abolizione dei finanziamenti alle scuole private e dei privilegi per il Vaticano
La cancellazione del Ddl sul testamento biologico
Lo stop definitivo alla TAV e al Ponte di Messina, alle discariche nei parchi
L’abrogazione della legge delega e dei decreti attuativi sul federalismo fiscale
La cancellazione della legge Brunetta
L’abrogazione della legge elettorale, non per tornare al “Mattarellum”, ma per il proporzionale puro e senza sbarramenti
La punizione per tutti i delitti di Stato e di corruzione commessi sotto i suoi governi
L’allontanamento dagli apparati statali, amministrativi, dai media, di tutti i complici e i lacchè di Berlusconi
L’amnistia per i militanti politici, sindacali e sociali, colpiti dalla repressione perché hanno lottato contro i governi Berlusconi e i suoi provvedimenti antipopolari.

Ci rivolgiamo a tutti gli organismi della classe operaia, delle masse popolari, a tutte le forze comuniste, rivoluzionarie, realmente progressiste per sostenere queste rivendicazioni immediate ed urgenti.
Le forze politiche, sindacali, sociali, che rifiutano o eludono queste profonde esigenze, che non le inseriscono nel loro programma politico, dimostrano di voler continuare con il neoliberismo e il malaffare, con la mafia e la corruzione, con il peggioramento sistematico delle condizioni dei lavoratori, dei giovani, delle donne. Dimostrano di voler passare un colpo di spugna sui peggiori governi, conservandone la sostanza, l’humus. Con ciò preparano il terreno ad una reazione ancora più pericolosa (lo stesso Berlusconi ha detto che non si arrende), al dominio assoluto dell’oligarchia finanziaria, al più completo saccheggio sociale.

Battiamoci per farla finita col berlusconismo mentre proseguiamo la lotta intransigente per la difesa dei nostri interessi economici e politici che saranno attaccati dal governo Monti, imposto dall’oligarchia finanziaria. Smascheriamo le forze borghesi che vogliono il continuismo. Denunciamo la classe sociale che ha messo al potere Berlusconi e ora copre e perpetua i suoi misfatti.
Berlusconi non è un incidente della storia. E’ il prodotto del parassitismo e della putrefazione del sistema borghese, un sistema morente.
Per evitare che si ripetano simili tragedie dobbiamo estirpare una volta per tutte la radice del fascismo, della reazione e del berlusconismo, dobbiamo estirpare il capitalismo,

15 novembre 2011

Piattaforma Comunista

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