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(26 Febbraio 2012)
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foto: www.nuovacolombia.net
I cantautori venezuelani si pronunciano pubblicamente per la libertà di Julián Conrado, cantautore rivoluzionario colombiano, come degno rappresentante del canto impegnato e in quanto continuatore dell'opera di Alí Primera, il “Cantor del Pueblo” venezuelano.
Dal momento dell'illegale e pretestuoso arresto di Julián in Venezuela, il governo Chávez subisce continue pressioni dalla Colombia che mira ad ottenerne l'estradizione, anche se in
merito a questo funesto procedimento, che consegnerebbe l'artista al fascista e torturatore Stato colombiano, il Pubblico Ministero della Procura Generale del Venezuela, Luisa Ortega Díaz, si è pronunciato nel dicembre scorso per il non luogo a procedere.
Lilia Vera, storica cantautrice della canzone di lotta venezuelana, ha dichiarato: “Crediamo nella necessità di dargli asilo politico, soprattutto perché quel che è successo a Julián Conrado è una violazione dei suoi diritti umani. Noi cantautori abbracciamo la lotta di questo compagno”. Anche Agua Salá si è pronunciato nettamente a favore di Julián: “Come cantautore chiedo che si dia la libertà a questo compagno, che è la voce di molti esseri umani”. Secondo Sandino Primera, figlio di Alí, “ Julián rappresenta la speranza”.
Le molte dichiarazioni rilasciate riflettono chiaramente il profondo significato politico ed etico che rappresenta il caso per i settori rivoluzionari che appoggiano il processo bolivariano ed il Presidente Chávez, in Venezuela e nel mondo: Julián Conrado, che peraltro patisce seri problemi di salute, dev'essere scarcerato, ed ha diritto all'asilo politico nella Repubblica Bolivariana del Venezuela.
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