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(22 Marzo 2012)
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foto: www.nuovacolombia.net
Piedad Córdoba, leader del movimento "Colombianos y Colombianas por la Paz", si è vista negare dal governo Santos il permesso di visitare gli oltre 8000 prigionieri politici rinchiusi nelle carceri del regime.
Il ministro della Giustizia, Juan Carlos Esguerra, continua a negare tale autorizzazione come rappresaglia nei confronti di Piedad Córdoba, “rea” di aver spronato l’esecutivo e le istituzioni a smetterla di negare l’esistenza di prigionieri
politici in Colombia.
Esguerra, sgherro di Santos e fedele esecutore del Pentagono, continua a sostenere che le migliaia e migliaia di persone private della libertà poiché appartenenti all’insorgenza rivoluzionaria, o all’opposizione politica e sociale, non sarebbero prigionieri politici ma “comuni delinquenti”!
La visita nelle carceri è un’iniziativa lanciata dal gruppo delle “Donne del Mondo per la Pace”, coordinato da Piedad Córdoba e composto, tra le altre, da Xiomara Castro, candidata alla presidenza dell' Honduras, la guatemalteca Rigoberta Menchú, premio Nobel per la pace, Lucía Topolaski, ex presidente del Senato dell'Uruguay, e Marcela Bordenave, cofondatrice delle Madri di Plaza de Mayo. L’obiettivo è quello di verificare le condizioni di detenzione dei prigionieri politici, vittime di torture, sovraffollamento, violazioni, aggressioni, mancanza di assistenza sanitaria, ecc. E di portare alla ribalta la loro situazione, ignorata dalla cosiddetta “comunità internazionale” ed occultata dai media di regime.
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