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    RIBELLI PKK COMINCIANO RITIRO OLTRE FRONTIERA

    (8 Maggio 2013)

    È cominciato oggi e durerà in tutto tre o quattro mesi, il ritiro dei miliziani del partito dei lavoratori curdo (Pkk) dalla Turchia, come stabilito dall’intesa per un cessate-il-fucoco con il governo di Ankara annunciata lo scorso 21 marzo. Lo hanno reso noto i vertici del movimento, secondo cui i combattenti stanno ripiegando oltrefrontiera nelle loro basi sul territorio iracheno.

    Il ridispiegamento dei miliziani – in armi contro il governo turco per 29 anni, in un conflitto che ha causato circa 40.000 morti – costituisce il primo risultato tangibile dopo mesi di delicati colloqui clandestini.

    Circa 200 ribelli entro il prossimo settembre, abbandoneranno il territorio turco a piedi, e raggiungeranno le zone del nord dell’Iraq dopo aver passato i valichi tra le montagne di confine dove si trovano le loro basi. Qui si uniranno ad altri circa 500 uomini presenti sul territorio.

    In un discorso di portata storica, lo scorso 21 marzo, il leader del movimento Abdullah Ocalan, tutt’ora in carcere, aveva annunciato un cessate-il-fuoco e “l’inizio di una nuova era”.

    La situazione, nelle zone contese, resta ancora estremamente delicata ed entrambe le parti hanno fatto sapere che “risponderanno al fuoco” in caso di attacchi o provocazioni. Nel 1999 un ritiro dei miliziani, stabilito durante un negoziato, fu interrotto in seguito ad un attacco dei militari che uccisero circa 500 ribelli, seppellendo ogni prospettiva di pace.

    Questa volta il premier turco Recep Tayyip Erdogan – che sulla pacificazione delle regioni curde si gioca un’importante partita politica – ha promesso che “i ribelli in ritirata non verranno toccati”.

    [AdL]

    Misna

    Fonte

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