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La cinque giornate di Milano

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(14 Maggio 2011) Enzo Apicella
Elezioni amministrative 15 e 16 maggio 2011. Tra i consigli comunali da rinnovare anche quello di Milano

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Elezioni regionali in Umbria, tra contraddizioni e incoerenze

(29 Aprile 2015)

Dopo la riduzione dell'Assemblea da 30 consiglieri a 20, con la sottrazione, di fatto, dell'opportunità di rappresentanza a diversi territori importanti dell'Umbria, nonchè della possibilità di essere presenti nella massima assise regionale per rappresentanti di idee politiche diverse, alternative e " fuori dal coro " , scelta per la quale sono stato l'unico a votare contro, senza seguire assurdamente le volontà governative e romane . Dopo l'approvazione di una legge elettorale, per me palesemente anticostituzionale, fatta su misura del PD e del Governo uscente, con l'evidente " aiutino " del centro - destra che, se non vince ( cosa abbastanza probabile ) si prende un consigliere in più, con l'elezione del secondo candidato " Presidente " arrivato a danno delle altre forze relegate all'opposizione ( marciare divisi per colpire uniti ? ). Una legge che, mentre vedrà eletto un Consigliere di una lista che otterrà il 2,5 % in alleanza con la coalizione vincente, non permetterà l'elezione , con il 6,5 %, di una forza autonoma, non schierata coi "vincenti " . Dopo tutto questo, si deve prendere atto che la democrazia, nei nostri territori come altrove, è stata calpestata e svilita come forse mai era avvenuto nella storia dell'Italia repubblicana . Non è tutto ! Si viene da un quinquennio che ha visto l'Umbria scivolare sempre più in basso su temi vitali per i cittadini . Disoccupazione da record, territori ( a partire dall'eugubino - gualdese ) disastrati e abbandonati in tutti i campi ( nonostante i " cantori " politici e i peana dell'informazione ..). Potevamo, e con orgoglio lo abbiamo sempre fatto, vantarci di avere un sistema sanitario fra i migliori d'Italia; ebbene, anche in questo campo siamo scesi dal terzo all'ottavo posto e, dopo la vergogna delle barelle in corsia, presso l'Ospedale più importante della Regione, peggioreremo ancora . Il potere dell'Università sarà sempre maggiore, così come più lunghe saranno le liste d'attesa per esami e controlli in tutta la Regione. Il quadro descrittivo delle cose che non vanno sarebbe lunghissimo, ma mi fermo qui . Da oltre tre anni, dalle clamorose vicende giudiziarie che mi hanno visto assurdamente e incredibilmente coinvolto per ragioni anche se non soprattutto politiche ( forse il caso di maggior eclatanza, con l'arresto di 9 incensurati senza che vi fosse un euro in ballo, con l'unica " colpa " di aver avuto consenso e di non essere stato e di non essere in sintonia con i " poteri forti " eugubini e regionali ), non ho più sostenuto il governo regionale e sono stato l'unico, in una Regione d'Italia, ad aver fondato un Gruppo che si è denominato COMUNISTA . In questa fase e per l'immediato futuro sarò un osservatore attento e ( senza falsa modestia ) credo con un minimo di conoscenza / competenza che mi aiutano a "leggere " la situazione nel modo che segue . In teoria, il mio percorso politico, sempre coerente, assente lo sbocco elettorale della "COALIZIONE SOCIALE" proposta da Landini, che oggi sarebbe l'unico soggetto capace di coagulare la sinistra dispersa e diffusa, a tutela e difesa dei diritti dei più deboli e del mondo del lavoro ( anche quello, a sinistra un pò trascurato , del piccolo commercio, delle partite Iva, delle attività regionali soffocate dalle tasse ), poteva approdare a una lista di sinistra, alternativa al PD, al suo sistema di potere, per nulla diverso da quello del centro - destra ( vedi sanità, grandi opere, Css, politica ambientale, appiattimento sulle politiche europee e governative ). Purtroppo, in Umbria, questa lista è stata capace di dare tutto il negativo possibile . Nessuna apertura, niente di nuovo, scelte di qualche "burocratino ", figlio di un ambiente che già si era diviso tra chi sperava e spera in qualche "strapuntino" nel governo regionale, arrivando al ridicolo, dopo esseri iscritti al partito dei “ manettari “ ad personam, di differenziare questo dal governo renziano ( senza rendersi conto che il ridicolo non si nasconde ) e chi difende ordini e " strategie " romane, ossia il bidone di benzina vuoto dell'1 %, indicando chi deve essere candidato a Presidente, senza consentire di contare qualcosa a decine e decine di persone che ci avevano messo impegno, passione e faccia . Si è stati capaci di non scegliere un operaio giovane, che avrebbe significato discontinuità, novità, inequivoca scelta di campo, a vantaggio di un rappresentante di " apparato ", un " apparato " sempre più chiuso in se stesso e autoreferenziale . In questo quadro, per un uomo di sinistra, per un comunista non pentito. è difficile scegliere cosa fare il 31 maggio e, al momento, due sono le opzioni più serie e coerenti . La prima, dura per chi da oltre 40 anni ha invitato al voto, è quella di non andare a votare, non avendo alcun soggetto politico nel quale riconoscersi pienamente e stando, di fatto, con tanta parte di opinione pubblica che diserterà le urne per sfiducia , per mancanza di prospettiva, per totale non credibilità della politica e dei suoi rappresentanti . L'altra opzione potrebbe essere quella di votare per un comunista che ha una storia diversa dalla mia ( personalmente non escludo a priori l'opzione del governo : sono stato Sindaco per 9 anni e Vicepresidente della Regione nel 1995 ), ma che ha fatto della coerenza e della purezza ideologica, da comunista controcorrente, una bussola di vita, senza mai cavalcare facili onde, schierato sempre a difesa dei deboli e contro il potere in tutte le sue forme, anche quelle più aggressive e disumane . Il suo impegno combattivo, coerente, sempre dal basso, dicendo e facendo cose scomode, nella “ sua “ Spoleto è da decenni un riferimento, ma per chi ha idee alternative e antagoniste lo è stato e lo è in tutta l'Umbria. Parlo del compagno comunista Prof. Aurelio Fabiani, candidato a Presidente per la lista “ Casa Rossa Partito Comunista dei Lavoratori “ . Del candidato Presidente ho detto. Per il resto, vi sono principi e scelte per me, come per tanti comunisti ( e ce ne siamo ancora ) assolutamente prioritari e non negoziabili, i quali debbono informare di sé qualsiasi programma a breve, medio o lungo termine , e che nel programma della lista “ Casa Rossa Spoleto – Partito Comunista dei Lavoratori “ si possono ritrovare chiaramente, a partire dalla lotta unitaria di tutti gli sfruttati del capitale, per arrivare a un “superamento drastico dell'attuale stato della società, per rifondarla sul lavoro e sull'uguaglianza reale di tutti i cittadini “ . Questi valori sono una bussola imprescindibile per chi crede nell'ideale comunista, e non possono non essere dunque riferimenti saldi anche in questa tornata elettorale, tutta impostata sulle “facce “ e sugli sponsor elettorali e poco o nulla sulle grandi scelte che nobilitano la politica .


Perugia, lì 27 / 04 / 2015

IL CONSIGLIERE REGIONALE ORFEO GORACCI (COMUNISTA UMBRO)

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