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Sasà Bentivegna, Partigiano

Sasà Bentivegna, Partigiano

(3 Aprile 2012) Enzo Apicella
E' morto ieri a Roma Rosario Bentivegna, che nel 1944 prese parte all’azione di via Rasella contro il Battaglione delle SS Bozen.

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25 Aprile: la Resistenza continua!
Via dal potere Meloni e tutti i guerrafondai!

(25 Aprile 2024)

La resistenza continua

Il governo Meloni va avanti nel suo attacco a tutto campo contro la classe operaia e le masse popolari, realizzando una politica a esclusivo servizio del grande capitale e degli strati parassitari.

Più si complicano le cose sul piano economico, più il governo ci trascina nella guerra imperialista inviando mezzi militari, armi e truppe all’estero, più stringe la morsa contro gli operai, i sindacalisti che lottano, i giovani che protestano, le donne degli strati popolari, criminalizzando la protesta sociale, aumentando dispotismo e repressione.

Il processo di fascistizzazione investe tutti gli apparati dello stato borghese e si caratterizza nel tentativo di costruzione di un regime autoritario e antidemocratico.

Ciò si esprime nella limitazione delle libertà dei lavoratori, come quelle di sciopero e di manifestazione, nei metodi fascisti utilizzati contro gli operai combattivi (licenziamenti politici, fogli di via, aggressioni); nei progetti di premierato autocratico e di autonomia regionale disgregativa; nell’aumento continuo delle spese militari a danno di quelle sanitarie e sociali; nelle misure fiscali a favore di ricchi e padroni; nella politica razzista e xenofoba di persecuzione dei migranti; nel controllo delle reti Rai, agenzie di stampa, radio e altri media, utilizzati per spargere il veleno sciovinista, razzista e fascista…

La fascistizzazione, diretta dai settori capitalistici più reazionari, sciovinisti e imperialisti, può forse essere fermata dall’opposizione “costituzionale” borghese? Ma questa falsa opposizione, che nasconde il carattere di classe del fascismo e appoggia la politica di guerra, è sempre pronta a collaborare con l’estrema destra “nell’interesse dell’Italia”, ovvero della borghesia monopolistica.

Può forse essere bloccata dalla UE? Ma la UE è un progetto del grande capitale che si sviluppa sempre più in senso bellicista, complementare alla politica di guerra della NATO, e perciò alimenta la reazione e i piani antioperai.

Per sbarrare la strada alla reazione e al fascismo, per cacciare dal potere il governo Meloni e tutti i guerrafondai, è essenziale l’unità di azione della classe operaia per la difesa intransigente di propri interessi economici e politici, impedendo alla politica imperialista di continuare a scaricare i costi della crisi e della guerra sulle sue spalle.

Su questa base, va stabilita un’alleanza di lotta con le masse popolari schiacciate dal grande capitale, con gli autentici democratici e antifascisti, per difendere e ampliare le libertà conquistate con il sangue dai Partigiani. I dirigenti riformisti e opportunisti che si oppongono a questa linea devono essere smascherati e combattuti senza pietà.

Ma ciò ancora non basta. La questione che si pone è quella di legare la lotta all’autoritarismo, al militarismo e alla fascistizzazione, la lotta per il pane e la pace, la solidarietà all’eroico popolo palestinese, alla critica radicale del sistema capitalista-imperialista, per sviluppare la coscienza della necessità della rottura rivoluzionaria con l’ordinamento borghese e dell’edificazione di una nuova società senza sfruttamento dei lavoratori e oppressione dei popoli, senza guerre di rapina e distruzione della natura: il socialismo!

Ciò pone in primo piano la questione del Partito comunista come forza dirigente della lotta degli sfruttati e degli oppressi per la conquista rivoluzionaria del potere politico.

Questo è il nodo che i comunisti e gli operai avanzati devono sciogliere, sviluppando e rafforzando la loro unità di lotta sulla base del marxismo-leninismo e dell’internazionalismo proletario, per costruire un’organizzazione comunista preparatoria del Partito comunista.

25 Aprile 2024

Militanza Comunista Toscana
Piattaforma Comunista – per il Partito Comunista del Proletariato d’Ital

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