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25 Aprile

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(25 Aprile 2010) Enzo Apicella

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(Ora e sempre Resistenza)

E’ squallido far soldi infangando la Resistenza

volantino per Pansa a Colorno (PR)

(17 Novembre 2006)

Noi diciamo che è molto di più di un “triangolo della morte”.

Noi diciamo che l’Emilia è terra costellata di morte. Dalle colline piacentine al ravennate, la nostra regione ha subìto non meno di 270 eccidi nazifascisti, in media quasi uno per ogni suo Comune. A cominciare dalla strage di Marzabotto.

L’intera regione è stata, dunque, macchiata dal rosso sangue dei suoi abitanti, degli antifascisti, dei partigiani, colpiti, incarcerati, uccisi e massacrati, già all’inizio del ventennio nero, poi durante il regime, e soprattutto al termine, nel 43-45.

In questo contesto si inquadrano e si spiegano alcune ritorsioni e alcuni fatti tragici avvenuti dopo il 25 aprile 1945. Episodi che non tolgono alla Resistenza il suo valore fondamentale. Resistenza che è stata, è, e rimarrà una delle pagine di storia d’Italia più importanti ed esaltanti. Per cui tanti uomini e tante donne, gente comune, in modo spontaneo e disinteressato, hanno individuato e scelto la parte giusta e da quella parte si sono schierati e hanno combattuto. Dalla parte della libertà e della democrazia, della giustizia e dell’uguaglianza, del progresso. Molti fino al sacrificio di sé.

A questo movimento popolare, grande e primario è stato il contributo dei comunisti, già a iniziare dagli anni bui del regime.

E forse perfino eccessivamente generoso è stato lo spirito di pacificazione e di riconciliazione nazionale che ha mosso già all’indomani della Liberazione i dirigenti antifascisti e gli stessi dirigenti comunisti. Che ha portato Togliatti, segretario comunista e ministro di Grazia e Giustizia, ad emanare un’amnistia, già nel ’46, forse prematura.

Comunque dando prova, anche così, della scelta di fondo compiuta dai comunisti in Italia. Quella della lotta per via pacifica, democratica e di massa, della trasformazione democratica del Paese. Dell’avanzata verso il socialismo a cominciare dalla scrittura e dall’attuazione della Costituzione della Repubblica nata dalla Resistenza.

viva la Resistenza antifascista !
viva la Costituzione del 1948 !
viva la democrazia e il socialismo !


16/11/’06

Partito della Rifondazione Comunista – Circolo di Colorno e Federazione di Parma

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