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... e nemmeno Suleiman

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(11 Febbraio 2011) Enzp Apicella
Mubarak lascia il potere al vice presidente Omar Suleiman. La piazza contesta lanciando le scarpe in segno di protesta.

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Documento della segreteria PRC di Bologna su welfare, pensioni e governo

(1 Dicembre 2007)

La Segreteria PRC-SE di Bologna ha discusso della grave situazione nella quale si trova il Partito a livello nazionale. Quanto successo ieri in merito al protocollo su Welfare e riforma del sistema previdenziale è grave.
Il governo Prodi ha deciso di porre la fiducia su un testo che annulla le pur lievi modifiche apportate nelle commissioni parlamentari.
E’ scomparso il limite degli 8 mesi alla proroga del tempo determinato oltre i 36 mesi.
E’ ricomparso il tetto minimo delle 80 notti per essere compresi nei lavori usuranti, restringendo sensibilmente la platea degli aventi diritto. Non vengono neppure abolite forme di precariato estremo, come i Job on Call.
Nel complesso il testo su cui è stata posta la fiducia rappresenta un grave cedimento a tutte le richieste fatte da Confindustria e dai settori moderati dell’Unione. Rappresenta, anche simbolicamente, una ferita aperta nella democrazia parlamentare. Ancor più grave è che questo sia accaduto su pressione di poteri e forze esterni al Parlamento, come Confindustria.
Rappresenta, infine, un ulteriore strappo nel rapporto con milioni di lavoratrici, lavoratori e precari.
Quanto successo rende oramai evidente l’impossibilità per il nostro Partito di incidere sulla politica economica e sociale del governo Prodi. La stessa richiesta di verifica a gennaio è stata liquidata dal Presidente del consiglio come semplice ‘messa a punto’. Per queste ragioni l’ennesimo voto di fiducia su una politica in contrasto sia con il programma dell’Unione che con il sentire comune di milioni di lavoratrici e lavoratori è giustificata solo per non far scattare lo scalone Maroni.
Reputiamo inevitabile il ritiro della nostra delegazione dal Governo (Ministro e sottosegretari) proseguendo la legislatura e votando, di volta in volta, a seconda dei contenuti. L’alternativa sarebbe il continuo logoramento del nostro Partito e del nostro rapporto con i lavoratori, i precari e quanti hanno animato, in questi anni, l’opposizione alle politiche liberiste, regalando nuovi consensi alla destra liberista e populista.

Su questa base la segreteria di Bologna aprirà una discussione nei Circoli, nelle zone e in un prossimo Comitato politico federale. Invitiamo le strutture del Partito – nazionali, regionali e federali – a socializzare altri contributi e riflessioni simili.

Bologna 28 novembre 2007

La segreteria PRC di Bologna

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