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(11 Novembre 2002)
La manifestazione che i lavoratori della Marzotto hanno tenuto venerdì scorso per le vie di Manerbio per contrastare la decisione aziendale di chiudere lo stabilimento e di mettere in mobilità i 271 dipendenti, ha realizzato la partecipazione di tutti i lavoratori interessati e ha coinvolto i cittadini di Manerbio, le istituzioni, rappresentate dai sindaci dei comuni interessati, le forze politiche provinciali.
E' la conferma che i lavoratori e il sindacato esprimono una posizione condivisa dalla società civile: per lo stabilimento di Manerbio l'azienda deve prospettare un futuro di continuità produttiva.
Oggi la Marzotto:
* affronta la grave crisi di ordini e di bilanci con la chiusura delle produzioni a Manerbio, ma altri stabilimenti con le loro produzioni non hanno futuro,
* scarica sui lavoratori le proprie responsabilità,
* cerca in questo modo di mascherare la propria difficoltà nel realizzare produzioni qualitativamente competitive,
* si sottrae a un confronto sindacale serio che affronti le prospettive, garantisca l'occupazione e definisca gli impegni concreti e gli investimenti necessari per uscire dalla crisi di prodotto e di reddittività in cui si trova il gruppo.
Il 15 di Novembre il coordinamento sindacale nazionale ha proclamato quattro ore di sciopero in tutti gli stabilimenti del gruppo. I lavoratori di Manerbio manifesteranno a Valdagno, insieme ai lavoratori degli altri stabilimenti, per respingere le posizioni aziendali e difendere il posto di lavoro.
11 Novembre 2002
R.S.U. Marzotto Manerbio Femca Filtea Uilta Brescia
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