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(19 Aprile 2008)
In tutto l’Occidente è in atto un’offensiva capitalistica che sta ulteriormente spostando a destra l’asse politico e sociale.
Qui in Italia questo spostamento è stato anche evidenziato dalla campagna elettorale e dai risultati delle urne. Tanto il programma del vincente Berlusconi, quanto quello dello sconfitto Veltroni erano e sono direttamente ispirati e dettati dalle necessità dei poteri forti dell’industria e della finanza.
Reagire è possibile e necessario. Come? Certamente non affidandosi all’azione parlamentare. L’esperienza dice che il massimo che un governo di centrosinistra può fare è un piccolissimo e transitorio rallentamento dell’attacco antioperaio, ma in cambio di un indebolimento politico ed organizzativo del movimento dei lavoratori. Un indebolimento che spiana la strada alla destra e che spinge ampi strati proletari e giovanili ad affidarsi a suicide politiche aziendaliste, razziste e scioviniste.
La difesa va organizzata tutta sul terreno extraparlamentare della lotta e dell’organizzazione di classe. Cominciando a rendersi conto che non ci si può tutelare legandosi al rilancio competitivo delle aziende e del “paese”. È proprio questo “rilancio” infatti che impone di accettare bassi salari, precarietà e crescente sfruttamento. Gli interessi proletari si possono in realtà difendere solo fuori e contro le compatibilità delle aziende e dei mercati.
Alla concorrenza al ribasso tra i lavoratori dei diversi continenti e delle diverse nazioni scatenata a scala mondiale dal capitalismo, alle campagne razziste contro i lavoratori immigrati, alle guerre che l’Occidente porta contro i popoli del Sud e dell’Est del mondo, a tutto ciò e contro tutto ciò è necessario iniziare a contrapporre in ogni lotta la prospettiva di un programma e di un partito per l’unità internazionale dei lavoratori.
Per discutere di tutto ciò
ASSEMBLEA PUBBLICA
e presentazione del n. 69 del “che fare”
martedì 22 aprile ore 18,30
presso la redazione romana del “che fare”
Via dei Reti 19/a (S. Lorenzo)
ORGANIZZAZIONE COMUNISTA INTERNAZIONALISTA
http://www.che-fare.org
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