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(13 Febbraio 2012) Enzo Apicella

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(Flessibili, precari, esternalizzati)

Contratto lavoratori somministrati

(6 Giugno 2008)

Martedì 3 giugno, è stato illustrato da Assolavoro (in rappresentanza di 81 agenzie) e da Alai-Cisl, Nidil-Cgil e Uil-Cpo, il nuovo contratto di lavoratori somministrati (ex interinali).

L’accordo, presentato come un passo avanti nella giungla della flessibilità, perché introdurrebbe novità importanti in quanto dà ai lavoratori più “sicurezze e garanzie”, in realtà non fa altro che ratificare in peggio il protocollo firmato da sindacati, governo e associazioni padronali il 23 luglio 2007.

Per l’accordo si accede al contratto a tempo indeterminato dopo ben 36 mesi di lavoro continuativo presso la stessa azienda o, in alternativa, dopo 42 mesi di anzianità di servizio presso la medesima agenzia di lavoro temporaneo.

Così si peggiora il protocollo, perché viene messo in discussione il diritto al cumulo di tutti i periodi di lavoro a tempo indeterminato, comunque e ovunque prestati. Anche recenti sentenze della Magistratura avevano imposto l’assunzione, dopo periodi anche più brevi dei 36 mesi, per lavoratori interinali assunti continuativamente. Quella che viene presentata come una conquista rischia invece di essere una deroga generalizzata a favore delle imprese.

Né può essere presentata come una conquista il fatto che dopo 42 mesi di lavoro continuativo nella stessa agenzia, spetti di diritto l’assunzione. E’ questo infatti un caso che oggi praticamente non esiste sul mercato: 42 mesi sono tre anni e mezzo, un periodo durante il quale si verificano anche periodi lunghi dove l’agenzia non chiama al lavoro o propone mansioni inaccettabili. E’ una magra consolazione che si prevedano assegni di disoccupazione maggiori o la maternità, perché il problema fondamentale è e resta che le aziende che utilizzano queste forme di contratti, anche dopo quest’accordo, potranno tranquillamente operare giocando con il sistema delle proroghe ai danni del lavoratore.

Questo accordo non è stato frutto di alcuna mobilitazione dei lavoratori, né di un loro reale coinvolgimento e, visti i risultati, continuerà a far sì che il mondo del lavoro precario resti estraneo al sindacato.

La Rete28Aprile esprime quindi il suo netto disaccordo con questa intesa.

4 giugno 2008

Coordinamento nazionale Rete28Aprile Nidil

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