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"Incidenti"

(6 Novembre 2010) Enzo Apicella
Esplode la Eureco di Paderno Dugnano: sette operai feriti, quattro rischiano la vita. In Puglia tre morti sul lavoro nell'ultima settimana

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Abolire la legge Killer Biagi

(14 Giugno 2008)

La prova della responsabilità della precarizzazione del lavoro nelle terribili morti che registriamo tutti i giorni sta nell'oramai ordinario uso di lavoratori disponibili a tutto pur di guadagnare qualcosa usati e subito dismessi dalle aziende.

Soltanto la professionalità che si acquisisce e si accumula nel rapporto tra lavoratore azienda e lavori effettuati garantisce sicurezza.

Non a caso oltre al numero dei morti e dei mutilati registriamo anche una crescente mancanza di accumulazione di esperienze nelle imprese.

la torre Eiffel realizzata alla fine dell'ottocento da centinaia di operai carpentieri non fece nessuna vittima. Tutti conoscevano perfettamente il loro lavoro e pur ad oltre cento metri di altezza e nelle condizioni climatiche più inclementi tornarono sani e salvi alle loro famiglie.

Come si fa a mandare a pulire una vasca di depurazione come quella di Mineo a persone che non ne avevano mai visto una nella loro vita?
Uno dei due operai era al suo terzo giorno di lavoro. Aveva fatto tanti lavori ma nessuno a quello di oggi.

dal Corriere della Sera di oggi.

RAGUSA - I carabinieri del nucleo ispettivo per il lavoro e i militari della Compagnia di Modica stanno eseguendo una serie di accertamenti negli uffici della sede legale della ditta Carfì di Ragusa, l'azienda alle cui dipendenze lavoravano Salvatore Tumino e Salvatore Smecca, due dei sei operai morti in una vasca del depuratore di Mineo. I carabinieri, su richiesta della procura di Caltagirone, hanno acquisito giovedì mattina, nel capannone della ditta Carfì, in contrada Fargione, nell'area industriale Modica-Pozzallo, una serie di documenti relativi all'assunzione dei due operai morti e della loro posizione contrattuale. L'azienda ha già dichiarato che entrambi i lavoratori erano in regola. «Ieri o l'altro ieri e quindi non poteva avere maturata una effettiva e grande esperienza in ordine a questi interventi. Stiamo indagando anche su questo» ha detto in una conferenza stampa il procuratore di Caltagirone, Onofrio Lo Re, che sul particolare vuole vederci chiaro.

capannone della ditta Carfì, in contrada Fargione, nell'area industriale Modica-Pozzallo, una serie di documenti relativi all'assunzione dei due operai morti e della loro posizione contrattuale. L'azienda ha già dichiarato che entrambi i lavoratori erano in regola. «Ieri o l'altro ieri e quindi non poteva avere maturata una effettiva e grande esperienza in ordine a questi interventi. Stiamo indagando anche su questo» ha detto in una conferenza stampa il procuratore di Caltagirone, Onofrio Lo Re, che sul particolare vuole vederci chiaro.

LE MASCHERE - Poi la conferma che lavoratori «non indossavano nè mascherine nè respiratori, ma non sappiamo se fossero necessari». Di indagati al momento Lo Re, per il quale «bisogna parlare di tragedia e non di disgrazia», non vuole parlare «perché l'inchiesta è ancora all'inizio ed è riservata, nè voglio anticipare il tipo di reato in quanto è ancora troppo presto e attendiamo

pietro ancona
già segretario generale della CGIL

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