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Scuola: firmato il contratto da Cgil, Cisl, Uil e Snals

per i Cobas il contratto siglato ieri può essere definito un "Contratto miseria"

(17 Maggio 2003)

Dopo sette mesi di estenuanti trattative e a un anno e mezzo dalla scadenza del contratto, il comparto scuola arriva alla stipula del nuovo accordo per il triennio 2002-2005. Un risultato tutt'altro che scontato, viste le richieste avanzate dal ministero, e che porta qualche soldo in più nelle buste paga degli insegnanti e dei lavoratori della scuola.
Il contratto è stato firmato da Cgil, Cisl, Uil e Snals, mentre la Gilda ha abbandonato il tavolo delle trattative qualche giorno fa perché non vi erano le condizioni per compiere nessun serio passo avanti. Parlano di un "buon contratto", invece, le rappresentanze sindacali che ieri hanno apposto la firma, spuntandola sul rischio che la conclusione delle trattative superasse la fase elettorale.

Ma quanto guadagneranno in più, nei prossimi 3 anni, gli insegnanti (circa 850 mila) e il personale non docente (circa 260 mila) della scuola italiana?
L'aumento medio mensile è di 147 euro per gli insegnanti: 89 di incremento di stipendio, 35 di aumento medio sulla retribuzione professionale e 14 per il Fondo destinato alla contrattazione integrativa.
9 euro, invece, copriranno il costo del conglobamento dell'indennità integrativa speciale in modo da permettere una buonuscita più alta per chi andrà in pensione dopo il primo gennaio 2003.

Il personale tecnico-amminsitrativo (Ata) invece aumenta il proprio stipendio mensile di 93 euro, suddiviso in 65 euro per lo stipendio base, 9 per il compenso individuale accessorio e 10 per le risorse della contrattazione integrativa.
Sono stati disinnescati una serie di ricatti messi in campo dal ministero: l'attacco alla contrattazione di istituto, il tentativo di mettere tutto il potere nelle mani dei dirigenti scolastici (mentre l'accordo rimette al centro il ruolo del consiglio dei docenti), la richiesta di negare a chi usufruisce di un permesso lungo per malattia di percepire la retribuzione professionale.

Per il personale precario, invece, è stata assicurata la possibilità di percepire la retribuzione intera in caso di gravi patologie temporaneamente o permanentemente invalidanti.

Di parere negativo Piero Bernocchi dei Cobas, secondo cui il contratto siglato ieri può essere definito un "Contratto miseria".
"Sono lontani gli stipendi europei - afferma - visto che, al netto delle tasse e delle trattenute, lo stipendio base aumenta solo di 60 euro".
Bernocchi - che propone di sottoporre il contratto a referendum tra il personale della scuola - si sofferma anche sul taglio degli organici: "In totale i tagli di cattedre alle superiori raggiungono i 18 mila posti; 56 mila quelli alle elementari e alle medie.
Con tutti questi soldi risparmiati, la Moratti poteva concedere qualche soldo in più, invece di una mancia"

Centro di documentazione e lotta - Roma

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