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(29 Gennaio 2012) Enzo Apicella

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Le opinioni del giovane Pecha

Appello

(10 Settembre 2003)

Il prossimo 24 settembre, verrà processato a Praga un giovane di 26 anni, David Pecha. La sua colpa è quella di aver scritto su un piccolo giornale di sinistra della Repubblica Ceca che "di fronte alle grandi ingiustizie sociali, l'alternativa resta la dittatura del proletariato".

Il giovane Pecha, residente in Moravia, la zona economicamente e socialmente più povera della Repubblica Ceca e militante del Partito Comunista Cecoslovacco (una scissione del Partito Comunista di Boemia e Moravia, presente in parlamento e seconda forza politica del paese) nell'esprimere la sua opinione sulla grave situazione economica e sociale del suo paese e del mondo, ha fatto proprie le tesi di Karl Marx comparse sul "Manifesto" più di centocinquanta anni fa e ritenute dal giovane Pecha ancora attuali.

L'accusa intende portarlo in tribunale per i reati di "apologia del comunismo" e "istigazione all'odio di classe" ossia i classici reati di opinione con cui i tribunali speciali hanno processato gli oppositori politici in ogni quadrante del mondo.

Noi riteniamo grave che nella Repubblica Ceca, la quale si appresta ad entrare nell'Unione Europea, si possa processare per reati di opinione un oppositore politico. Tantopiù in un paese dove il partito comunista è la seconda forza politica ed ha una consistente rappresentanza in Parlamento.


Intendiamo inoltre denunciare l'ondata di isteria anticomunista che, a quattordici anni di distanza dal 1989, sta dilagando come una sorta di "vendetta postuma" in molti paesi dell'Europa dell'Est. Partiti di sinistra vengono messi fuorilegge in Romania, ex Jugoslavia, Repubbliche Baltiche. Dirigenti e militanti politici vengono perseguitati. Le secessioni avvenute in questi paesi continuano a provocare processi di apartheid e di pulizia etnica come in Lettonia o nel protettorato NATO in Kossovo.

L'Unione Europea, così attenta a segnalare le violazioni dei diritti umani e politici in ogni quadrante del mondo, sembra non voler vedere cosa accade dentro di essa o nei paesi che si apprestano ad entrare nell'Unione.


L'allarme che intendiamo lanciare con questo appello ha la pretesa di voler inserire nell'agenda della costituzione politica dell'Unione Europea un "buco nero" che rischia di approfondire il deficit democratico con cui questo processo continua ad andare avanti.

Chiediamo che il processo al giovane David Pecha venga monitorato da osservatori e giuristi a livello europeo per impedire che le opinioni politiche diventino oggetto di persecuzione.


11 settembre 2003


Primi firmatari:

Giuseppe Aragno (insegnante)
Sergio Cararo (giornalista, Roma)
Andrea Catone (storico, Bari)
Cynthia D'Ulizia (giornalista, Roma)
Mauro Gemma (sindacalista, Torino)
Luigi Giacalone (operaio, Collegno)
Fulvio Grimaldi (giornalista, Roma)
Federico Leccardi (studente universitario, Alessandria)
Valter Lorenzi (operatore culturale, Pisa)
Francesco Marringiò (coord. naz. Giovani Comunisti)
Andrea Martocchia (ricercatore, Strasburgo)
Rita Martufi (ricercatrice, Roma)
Emidia Papi (sindacalista, Roma)
Marco Santopadre (giornalista, Roma)
Prof. Luciano Vasapollo (docente universitario, Roma)
Prof. Gilberto Vlaic (docente universitario, Trieste)
Renato Zanella (studente universitario)

Nuove adesioni arrivate:

Fausto Sorini (direzione nazionale del PRC), Mario D'Acunto (ricercatore universitario, Pisa), Andrea Domenici (ricercatore universitario, Pisa), Vainer Burani (giurista, Reggio Emilia), Vinicio Amici (musicista dei Barrato), Gianfranco Calvo (presidente Cooperativa CEEB, Vinovo), Stefano Fonnesu (Giovani Comunisti di Iglesias), Gianmarco Pisa (Giovani Comunisti Campania), Massimiliano Calvo (segretario PRC Vinovo), Giovanni Sardiello (studente, Pisa), Miriam Pellegrini Ferri (scrittrice, presidente GAMADI), Spartaco Ferri (partigiano), Leandro Renzi (Ancona), Daniele Quadrano (studente), Covadonga Arias Warleta (studentessa, Madrid), Stefano Carlesi (studente universitario, Pisa), Ignazio Visentini (impiegato, Molfetta), Massimo Meloni (PRC, Iglesias)....

Le adesioni all'appello possono essere inviate a: segreteria@radiocittaperta.it; tel.06-4393512

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