Imperialismo e guerra :: Paese arabo

Iran-bolivia: firmati nuovi accordi bilaterali

Prosegue la penetrazione economica e diplomatica di Tehran in America Latina. L’Iran stringe le relazioni anche con Evo Morales allentando la morsa delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti.

(5 Novembre 2010)

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Roma, 05 novembre 2010, Nena News – Si stringono ulteriormente i legami tra la Bolivia e l’Iran. I due paesi hanno firmato cinque nuovi accordi economici che da un lato consentono a La Paz di ottenere fondi vitali per lo sviluppo del paese e dall’altro permettono a Tehran di aggirare in parte le sanzioni internazionali volute dagli Stati Uniti per fermare il suo programma nucleare.

I nuovi accordi bilaterali prevedono investimenti iraniani per 280 milioni di dollari in produzioni agricole e minerarie boliviane e l’apertura di un istituto di credito congiunto che offrirà a Tehran la possibilità di percorrere nuove strade per sottrarsi alle limitazioni finanziarie e bancarie alle quali è soggetta dalle sanzioni. L’Iran ha i fondi e le capacità tecniche per sviluppare le miniere boliviane del ricercatissimo litio, usato principalmente nelle leghe conduttrici di calore, nelle batterie e come componente in alcuni medicinali (farmaci antipsicotici), ma soprattutto dell’uranio, al quale Tehran guarda con particolare interesse.

Gli strateghi iraniani si dimostrano in grado di trovare le alternative necessarie al paese per spezzare l’isolamento totale nel quale vorrebbero chiuderlo gli Stati Uniti e Israele che accusano Tehran di volersi dotare di armi nucleari. Un’accusa che l’Iran respinge, ricordando alla comunità internazionale che Israele è l’unico paese del Vicino Oriente a possedere segretamente ordigni atomici (Tel Aviv non ha mai firmato il Trattato di non proliferazione).

Nel corso della sua recente visita a Tehran, il presidente boliviano Morales aveva già annunciato che il suo paese avrebbe cooperato con l’Iran per l’estrazione, la lavorazione e l’esportazione del litio. In passato diversi Stati europei e sudamericani si erano offerti di partecipare all’estrazione del litio boliviano ma Morales si è opposto alla collaborazioni con paesi che appoggiano la politica estera degli Stati Uniti.

L’Iran ha sino ad oggi investito in Bolivia poco più di un miliardo di dollari e le relazioni tra i due paesi si sono fatte più strette dopo la visita ufficiale del presidente Mahmud Ahmadinejad a La Paz nel 2007. Gli Stati Uniti seguono con attenzione i crescenti movimenti diplomatici economici iraniani in America Latina, ora molto più ampi dell’alleanza strategica esistente da lungo tempo tra Ahmadinejad e il presidente venezuelano Hugo Chavez, fortemente critico delle politiche statunitensi ed israeliane nel Vicino Oriente. Il Brasile mantiene buone relazioni ad ogni livello con Tehran, e il presidente uscente Lula si è detto contrario al regime di sanzioni internazionali. L’Iran ha rapporti amichevoli con l’Uruguay (che esporta annualmente verso Tehran 100 milioni di dollari di zucchero) e il Cile. Segnate da gravi tensioni invece sono le relazioni con Buenos Aires: l’Argentina accusa l’Iran di aver organizzato un attentato sul suo territorio all’inizio degli anni ’90.

Lo scorso marzo il Segretario di stato Usa Hillary Clinton aveva effettuato un viaggio in America latina volto a convincere i paesi della regione ad appoggiare fattivamente le sanzioni internazionali contro l’Iran senza però ottenere risultati apprezzabili.Nena News

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