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Britannia

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(11 Agosto 2011) Enzo Apicella
La Gran Bretagna cambia le regole del gioco: l'esercito contro la rivolta

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(Lotte operaie nella crisi)

Fronte unico o fronte diviso?

(21 Febbraio 2011)

Siamo davanti a una situazione incresciosa: l'11 marzo faranno sciopero USB, Slai Cobas, Snater e Unicobas; il 25 marzo FP e FLC CGIL; il 15 aprile è stato invece proclamato sciopero da CUB, Cobas, Comitato Immigrati, Si Cobas e Sin. Base.
Ciò non corrisponde alla richiesta di un vero sciopero generale, espressa a gran voce in piazza il 16 ottobre, il 27 novembre, il 14 dicembre, il 28 gennaio e in tante altre occasione di mobilitazione e di lotta.

Queste divisioni indeboliscono e disorientano la classe operaia, i lavoratori, i disoccupati, gli studenti, ne disperdono le energie in molteplici rivoli, invece di unificarle. Il prezzo da pagare sarebbe pesante, se non venissero superate.

Perché si è creata questa situazione? Chi ne sono i responsabili? A chi giova la divisione?

La principale responsabilità è dei vertici riformisti della CGIL che hanno costantemente ignorato e disatteso la richiesta di sciopero generale per inseguire un nuovo patto sociale con Confindustria e una ricucitura con i sindacati apertamente collaborazionisti.

Ma è anche da criticare il ruolo dei dirigenti dei sindacati di base, incapaci di guardare all’interesse generale del movimento operaio e sindacale e mossi da logiche di concorrenza fra sigle. Non è questo il modo di interpretare un'esigenza reale.
In un momento di dura offensiva capitalista e di crescente reazione politica riteniamo di fondamentale importanza realizzare l’unità di lotta del movimento operaio e sindacale. E’ evidente che il mantenimento della divisione impedisce l'ampliamento della mobilitazione e favorisce i padroni e il loro governo. Di qui la necessità di spingere per una convergenza in una unica grande giornata di sciopero e di lotta, che veda l'intervento decisivo della classe operaia.

Chiamiamo perciò le masse lavoratrici, i disoccupati, gli studenti, le donne del popolo a esercitare attivamente il loro ruolo di protagonisti, denunciando le divisioni, manifestando la volontà di giungere all'unità di azione di tutto il proletariato, esigendo lo sciopero generale unitario al più presto.

Chiediamo a tutti i sindacati che hanno proclamato scioperi di trovare un accordo per scioperare insieme, per manifestazioni unitarie su un programma minimo unificante, attorno al quale potranno aderire tutte le forze che si rifiutano di pagare la crisi del capitalismo e vogliono lottare per cacciare il governo reazionario di Berlusconi. Ciò servirà ad estendere al massimo la partecipazione e la mobilitazione nelle fabbriche e nelle piazze.

Sconfiggiamo gli avversari del fronte unico. Sviluppiamo ed unifichiamo l’opposizione sindacale di classe nei sindacati. Leghiamo la lotta per l’unità alla lotta contro il capitalismo!

I problemi del movimento operaio e sindacale hanno alla loro origine una ragione fondamentale: la mancanza di una giusta direzione politica di classe. Essi potranno essere risolti adeguatamente se gli elementi migliori del proletariato assieme ai marxisti-leninisti porteranno avanti la lotta per ricostruzione del partito comunista, poiché senza partito la resistenza della classe operaia e della masse popolari all’offensiva capitalista rimarrà priva di orientamento e di prospettiva rivoluzionaria.

18.2.2011

Piattaforma Comunista

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