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(12 Marzo 2011)
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foto: www.nena-news.com
Roma, 12 marzo 2011, Nena News - È di almeno 5 morti, tra i quali un ragazzino di 12 anni, e 400 feriti il bilancio della pressione delle forze di sicurezza yemenita. Il nuovo bagno di sangue e' cominciato venerdi' notte quando la polizia yemenita e' scesa in Piazza del Cambiamento, a Sanaa, contro l’accampamento degli studenti e dei gruppi di opposizione che chiedono le dimissioni immediate del presidente Ali Abdullah Saleh, uno storico alleato degli Stati Uniti, al potere da 31 anni. I reparti antisommossa hanno caricato i manifestanti usando prima i gas lacrimogeni e poi sparando. Secondo i testimoni locali gli scontri tra manifestanti e polizia sono durati a lungo. Le forze speciali del regime poi hanno chiuso la piazza per impedire l'arrivo di altri manifestanti.
Resta sotto pressione Ali Abdallah Saleh, diventato obiettivo delle proteste popolari seguite alla rivoluzione tunisina. Venerdi' 14 manifestanti erano rimasti feriti ad Aden, nel Sud dello Yemen, quando la polizia ha caricato un corteo di migliaia di persone che era stato organizzato per chiedere le dimissioni del presidente. Almeno tre manifestanti sono stati feriti da colpi d'arma da fuoco, di cui uno gravemente, alla testa; mentre gli altri sono rimasti intossicati dai lacrimogeni. Migliaia di manifestanti anti-regime sono scesi in strada anche in diverse altre città del Paese dopo la preghiera islamica del venerdì.
Prosegue la mobilitazione anche nel Golfo nonostante il massiccio dispiegamento di polizia a Riyadh abbia avuto un effetto deterrente sulle manifestazioni programmate ieri, «Venerdì della Collera», dai gruppi sauditi di opposizione che chiedono riforme democratiche e l'istituzione di una monarchia costituzionale. A scoraggiare i manifestanti ha contribuito quanto accaduto giovedì sera a Qatif, a est del paese, dove la polizia ha aperto il fuoco sulla folla ferendo almeno tre persone. Forte tensione invece si è registrata ieri pomeriggio in Bahrein, dove un corteo sciita diretto alla residenza del re sunnita Khalifa è stato bloccato dalla polizia e da attivisti sunniti armati di bastoni e coltelli. Gli ospedali hanno riferito di diversi feriti e contusi. Oggi le forze che compongono il fronte di opposizione del “14 Febbraio” hanno indetto una nuova manifestazione contro la monarchia.
Nena News
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