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(5 Ottobre 2010) Enzo Apicella
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14/03 - sul prelievo momentaneo dei tecnici di una multinazionale realizzato dalle farc, il governo fa una pessima figura.

(14 Marzo 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.nuovacolombia.net

14/03 - sul prelievo momentaneo dei tecnici di una multinazionale realizzato dalle farc, il governo fa una pessima figura.

foto: www.nuovacolombia.net

Nel dipartimento del Vichada, lo scorso 6 marzo un commando del Fronte 16 delle FARC è entrato, eludendo il presidio militare, nella zona in cui l'impresa Talisman, facente parte di una multinazionale canadese, effettua delle esplorazioni connesse all'attività estrattiva. Il commando guerrigliero ha portato via 23 persone, dimostrando capacità logistica e controllo del territorio. Ad una prima serie di reazioni isteriche da parte del mondo politico

colombiano, che hanno rivelato la preoccupazione per l'andamento della guerra ("Le FARC stanno avanzando in molti dipartimenti", "Lo Stato è messo in scacco dalle FARC", ha dichiarato in tempi non sospetti il presidente del Partito Conservatore), ha fatto seguito la notizia che 22 dei 23 detenuti si trovavano già in libertà.
Il ministro della Difesa Rivera ha dichiarato che grazie alla pressione dell'Esercito, che aveva circondato i guerriglieri per cielo e per terra, questi sono stati costretti a rilasciare le persone. La realtà è molto meno lusinghiera per l'Esercito dei ‘falsi positivi’ e delle fosse comuni, e l'ha rivelata Roger Bertel, una delle 22 persone coinvolte nell'operazione guerrigliera, secondo il quale, trattandosi di lavoratori, sono stati rilasciati volontariamente dalla guerriglia. Bertel inoltre dichiara: "Mentre la guerriglia entrava da un lato, l'Esercito si trovava a 100 metri dall'altra parte ed i soldati stavano giocando a domino tra di loro e guardando dei film", ed afferma che: "quando i guerriglieri ci hanno mandati a casa siamo tornati noi da soli, senza che nessuno ci venisse a cercare, e senza che nessuno ci stesse riscattando, solo perchè i guerriglieri ci hanno detto: andate tranquilli che non succede niente, tornate tranquilli alle vostre case".
Nonostante le solite menzogne del governo colombiano (immediatamente riprese anche da parte della stampa italiana), la testimonianza di uno dei lavoratori rilasciati dalla guerriglia ha trasformato -nel giro di poche ore- un maldestro tentativo mediatico di presentare all'opinione pubblica nazionale ed internazionale una vittoria militare mai conseguita, in una vera umiliazione per il governo delle menzogne e per il suo Esercito paramilitare e corrotto. Dopo le notizie sulle false smobilitazioni da parte di paramilitari che si riciclavano in nuovi gruppi e spesso entravano nelle reti illegali di informatori del governo, e sulle montature in merito a diserzioni guerrigliere che in realtà erano show mediatici con attori pagati, questo altro ‘falso positivo’ mette ancora una volta in evidenza il grado di putrefazione raggiunto da politici, militari e media oligarchici.

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