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(16 Marzo 2011)
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foto: www.nena-news.com
Roma, 15 marzo 2011, Nena News
Sono già due i morti della repressione brutale delle manifestazioni pro-democrazia, scattata oggi in Bahrein per mano delle truppe degli emirati e petromonarchie che compongono il Consiglio di Cooperazione del Golfo (Ccg), entrate ieri nel paese su richiesta del monarca Hamad bin isa al Khalifa, e dei miliziani armati al servizio del regime. Il sovrano sunnita, che ha un potere assoluto, oggi ha proclamato tre mesi di stato d’emergenza dando, di fatto, il via all’attacco dei reparti speciali del Ccg e della polizia bahrenita.
Secondo fonti ufficiali sarebbe rimasto ucciso anche un poliziotto, investito da un’automobile. I feriti sono centinaia, alcuni molto gravi (l’agenzia britannica Reuters ne conferma almeno 200).
I medici del principale ospedale di Manama, Salmanya, descrivono una situazione apocalittica al pronto soccorso dove continuano ad arrivare decine di feriti, anche da colpi d’arma da fuoco.
Blande le reazioni di Unione Europea e Stati Uniti (che in Bahrein hanno la base della V Flotta). L’Iran condanna duramente il Ccg. Ma i giovani bahreniti e le opposizioni non si arrendono e annunciano che continueranno le proteste in Piazza della Perla.
Nena News
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