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Bahrein, assalto finale a piazza della perla

Centinaia di poliziotti si sono lanciati questa mattina contro i dimostranti pro-democrazia accampati nella piazza simbolo della rivolta. Decine i feriti. Secondo la Reuters due agenti sono stati investiti e uccisi da una automobile guidata dai rivoltosi

(16 Marzo 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.nena-news.com

Bahrein, assalto finale a piazza della perla

foto: www.nena-news.com

Roma, 16 marzo 2011, Nena News – E’ l’attacco finale, quello volto a mettere fine, anche a costo di uno spargimento di sangue, alla rivolta contro la monarchia assoluta di re Hamad Bin Isa al Khalifa. Questa mattina centinaia di poliziotti in tenuta anti-sommossa si sono lanciati all'assalto dei manifestanti sciiti accampati dal 19 febbraio scorso sulla Piazza della Perla per chiedere riforme democratiche e la piena uguaglianza con la minoranza sunnita. Arrivati con mezzi corazzati, veicoli da trasporto truppe e pullman, i poliziotti sono avanzati lanciando decine di candelotti lacrimogeni. Fonti della rivolta riferiscono a Nena News di numerosi feriti e di decine di arresti effettuati dalle forze di sicurezza. I medici del principale ospedale di Manama, Salmanya, descrivono una situazione apocalittica al pronto soccorso dove continuano ad arrivare molti feriti, anche da colpi d’arma da fuoco. Secondo l'agenzia di stampa britannica Reuters, due agenti di polizia sarebbe stati investiti e uccisi da una automobile guidata dai rivoltosi.

Ieri in una delle giornate più tragiche per questo piccolo regno del Golfo, stretto alleato degli Stati Uniti e che ospita la base della V Flotta, due manifestanti e un agente di polizia erano rimasti uccisi in violenti scontri. Dall’inizio della rivolta sciita sino ad oggi sono rimasti uccisi almeno 12 dimostranti e un poliziotto. Centinaia i feriti.

Siamo di fronte, con ogni probabilità, all’atto finale e sanguinoso della crisi cominciata in Bahrein il 17 febbraio sull’onda delle proteste e ribellioni che scuotono da due mesi il mondo arabo, dal Nordafrica al Medio Oriente. A nulla è servito l’appello che personalità sciite del Bahrein - governato da una dinastia sunnita mentre gli sciiti sono la maggioranza - avevano rivolto nella notte alla comunità internazionale e al mondo islamico perchè intervenissero per impedire un massacro». Ieri re Hamad aveva proclamato la legge marziale, il giorno dopo l'arrivo in suo aiuto di truppe saudite e di altri paese del Golfo, appartenti allo «Scudo della penisola», una forza militare comune ai Paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo (Ccg), di cui fanno parte Arabia saudita, Bahrein, Emirati arabi uniti, Oman, Qatar e Kuwait.

Blande sino ad oggi le reazioni di Unione Europea e Stati Uniti. L’Iran, vicino agli sciiti del Bahrein, invece condanna duramente il passo fattp dal Ccg in Bahrein.

Nena News

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