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Yemen: e' strage, oltre 40 morti

La polizia e i lealisti sparano sulla folla che manifestava contro il presidente Ali Abdallah Saleh, da 32 anni al potere. I feriti sono centinaia. Il rais proclama lo stato d'emergenza

(19 Marzo 2011)

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Roma, 18 marzo 2011, Nena News – Strage in Yemen. E’ di oltre 40 morti il bilancio degli scontri a Sanaa tra la polizia e i manifestanti che da oltre un mese chiedono le dimissioni immediate del presidente Ali Abdallah Saleh, da 32 anni al potere e stretto alleato dell’Amministrazione Usa nella cosiddetta «lotta al terrorismo». La tv araba al-Jazeera riferisce che almeno 30 dei 200 feriti versano in condizioni gravissime e il bilancio delle vittime potrebbe perciò aggravarsi nelle prossime ore. Molti feriti sono stati portati in Piazza del Cambiamento, in una moschea davanti alla sede dell'università, dove è stato allestito un ospedale di fortuna. L’inviato del quotidiano britannico Guardian, che si trova sul posto, ha riferito che 17 cadaveri di manifestanti sono stati portati in una moschea nel centro della capitale e che in un ospedale della zona si conta «almeno il doppio» di quei corpi.

Le opposizioni puntano l’indice contro uno dei comandanti della polizia, Ali Muhsin, alla testa del primo battaglione schierato nella zona degli scontri. Muhsin avrebbe aver dato l'ordine agli agenti di aprire il fuoco ad altezza d’uomo. Secondo altre fonti avrebbero sparato anche i lealisti schierati in strada a sostegno del presidente Saleh.

La dimostrazione degli anti-regime era stata indetta sotto il nome di «Venerdì dell'avvertimento», mentre i lealisti hanno risposto convocando una contro-manifestazione detta del «Venerdì della Concordia». I due schieramenti si sono ripetutamente affrontati negli ultimi giorni con un bilancio di almeno 300 feriti, secondo fonti di stampa yemenite.

Nena News