Capitale e lavoro :: Sanità pubblica: rottamare per privatizzare

Sanità veneta: Caprino, Tregnago e Malcesine la spuntano

E riesplode la polemica sulle chiusure ospedaliere decise dalla Regione

(31 Gennaio 2004)

"Alla luce delle recenti sentenze del Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto che accolgono in pieno i ricorsi avanzati dalle amministrazioni comunali di Caprino Veronese, Tregnago e Malcesine che si erano opposti alla chiusura dei rispettivi ospedali decisa dalla Giunta regionale riteniamo opportuno riconsiderare nel suo complesso l'organizzazione della rete ospedaliera veneta a partire, naturalmente, dalle situazioni più discusse".

Lo hanno affermato a Palazzo Ferro-Fini i due consiglieri regionali di Rifondazione Comunista Mauro Tosi e Pietrangelo Pettenò i quali rilevano che "queste sentenze alle quali è lecito pensare ne seguiranno di analoghe perlomeno per quanto riguarda i ricorsi presentati per "salvare" gli ospedali di montagna di Asiago e di Auronzo di Cadore, rimettono in discussione alcuni criteri fondamentali della Delibera di Giunta 3223 del 2002 con la qual vennero, appunto, sanciti i tagli degli ospedali".

"Per quanto riguarda l'ospedale al Mare del Lido di Venezia - precisa il consigliere Pettenò - è interessante notare che il ricorso è stato respinto dal TAR solo per un motivo formale cioè perché presentato da un Comitato di cittadini privo dei requisiti necessari; se a presentare il ricorso fosse stato il Comune di Venezia, come avevo chiesto, ho buoni motivi di pensare che anche il nosocomio lidense avrebbe potuto essere risparmiato dalla soppressione decisa dal Governo regionale". "L'occasione più adatta per ridiscutere il tutto - aggiungono i due esponenti di Rifondazione - è vicinissima.

Lunedì prossimo 2 febbraio, infatti, la commissione sanità del Consiglio regionale incontrerà a Palazzo Ferro-Fini i direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere del Veneto per fare il punto sullo stato di applicazione del piano regionale di riorganizzazione ospedaliera e il giorno seguente, martedì 2 febbraio, la stessa commissione ha convocato l 'Avvocatura regionale per conoscere come la Giunta si muoverà in merito alle sentenze del TAR che annullano le decisioni prese riguardo ai tre ospedali della provincia di Verona". "Sarà per noi - concludono Mauro Tosi e Pietrangelo Pettenò - l'occasione per ribadire la proposta di fermare questo tipo di razionalizzazione della rete ospedaliera che noi da sempre contestiamo anche perché la consideriamo un modo per giungere ad un progressivo impoverimento della sanità pubblica a vantaggio di quella privata".