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(23 Marzo 2004)
La Confederazione Unitaria di Base - CUB, che il 12 marzo scorso ha dato vita al proprio sciopero generale contro la concertazione e la politica dei redditi, non partecipa allo sciopero generale del 26 marzo.
Oggi è necessario, secondo il sindacato di base, essere molto chiari sugli obbiettivi su cui si chiamano i lavoratori a scioperare e non agitare genericamente la lotta al Governo.
L’ordine del giorno dello sciopero di cgil,cisl e uil infatti più che essere convocato contro l’ulteriore attacco al sistema pensionistico, con cui comunque Cgil, Cisl e Uil incassano il silenzio-assenso sul TFR, sembra essere voluto per rilanciare la concertazione, la politica dei redditi – che ha impoverito il mondo del lavoro – ed il ruolo dei sindacati concertativi in previsione di un possibile cambio di maggioranza.
Cgil, Cisl e Uil invitano a scioperare mentre sottoscrivono contratti come quello degli autoferrotranvieri e accordi come quelli degli artigiani o sui contratti di inserimento che hanno prodotto e produrranno un pesante arretramento salariale e normativo per tutti.
I lavoratori, in buona sostanza, vengono chiamati a scioperare per sostenere la riedizione degli anni ’90, anni in cui, con i governi “amici” dei sindacati concertativi, si sono poste tutte le basi per la devastazione dei diritti dei lavoratori a cominciare dalle pensioni per finire con il pacchetto Treu, che oggi il Governo Berlusconi sta ulteriormente attaccando.
Solo un sindacato indipendente da ogni governo, dai partiti e dai padroni può effettivamente tutelare i lavoratori e i loro diritti.
Roma, 23 marzo ’04
p/Coordinamento nazionale CUB
Pierpaolo Leonardi
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