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Israele: sciopero generale per aumento salari e assunzione precari

Fermi treni, aerei, trasporti pubblici, le banche, gli uffici postali. Gli ospedali lavorano solo per le emergenze. Il sindacato Histadrut ha chiesto invano al ministero del tesoro di cambiare la condizione di decine di migliaia di lavoratori precari

(8 Febbraio 2012)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in nena-news.globalist.it

Israele: sciopero generale per aumento salari e assunzione precari

foto: nena-news.globalist.it

Gerusalemme, 08 febbraio 2012, Nena News (nella foto a sinistra il leader sindacale Ofer Eini, a destra il ministro Steinitz)- Israele è paralizzato da questa mattina da uno sciopero generale dopo il fallimento, la scorsa notte, delle trattative tra il ministro delle finanze, Yuval Steinitz, e la confederazione sindacale Histadrut, sull’aumento dei salari e l’assunzione dei lavoratori precari e che dipendono dalle agenzie del lavoro. Steinitz ha reagito definendo «inutile» lo sciopero che, a suo avviso, costerà caro all’economia del paese. Il presidente dell’Histadrut, Ofer Eini, però non cede e ha comunicato che la durata dello sciopero dipende ora dal premier Netanayhu e dai ministri dell'Industria, del Commercio e del Lavoro. L'Alta Corte di Giustizia inoltre ha rigettato una petizione da parte della Federazione delle Camere di Commercio contro lo sciopero.

Steinitz è in difficoltà. L'Histadrut infatti ha raggiunto in linea di principio un accordo con il Coordinamento delle Imprese - che rappresenta i datori di lavoro privati – secondo il quale i lavoratori precari che lavorano a tempo pieno da due anni, verranno assunti direttamente dalle imprese e non continueranno più ad essere legati ad un'agenzia di lavoro, come accade ora. Non solo, i lavoratori che dipendono da un'agenzia di collocamento godranno di aumenti in linea con i salari dei lavoratori dipendenti.
L’accordo raggiunto con le imprese private ha fatto aumentare il potere di contrattazione dell’Histadrut nei confronti del governo che rifiuta l’assunzione dei lavoratori interinali nei suoi ministeri. Steinitz si è detto disposto soltanto ad aumentare i salari di queste persone e di aumentare il monitoraggio delle agenzie di collocamento per garantire i diritti dei lavoratori. «E’ inconcepibile per noi essere l'unico Stato ad assumere lavoratori interinali...se prendiamo direttamente addetti alle pulizie oggi, domani saremo chiamati ad assumere ristoratori e poi commercialisti e avvocati che forniscono servizi alle imprese e allo governo», ha tuonato il ministro. Parole che non hanno convinto Eini che stamani all’alba ha dato il via allo sciopero generale. Nena News

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