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La cinque giornate di Milano

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(14 Maggio 2011) Enzo Apicella
Elezioni amministrative 15 e 16 maggio 2011. Tra i consigli comunali da rinnovare anche quello di Milano

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PER UN MUNICIPIO 19 COME BENE COMUNE

Report della Seconda Assemblea aperta ai cittadini del 24/2/2012.

(27 Febbraio 2012)

- Apre l'incontro una introduzione del consigliere del Municipio 19 di Roma Claudio Ortale: Alla luce dell'esperienza avuta proponiamo di rivedere le modalità di approccio fin qui seguite nel Municipio 19, finalizzato alla costruzione di un nuovo percorso partecipativo . Negli ultimi 10 anni il M.19 è stato slegato dalle varie realtà impegnate sul territorio. Si è perso tempo inutilmente con il centrosinistra: l'esperienza della presidenza Lazzara ha mostrato l'incapacità di utilizzare le spinte e le forze di cui disponeva. L'attuale Presidente Milioni (centrodestra) ha usato la volontà dei cittadini alla partecipazione ed alla forme di democrazia partecipata enfatizzando una sua visibilità , visto che nei fatti ha annichilito le sollecitazioni di chi era presente alle assemblee nei vari quadranti del Municipio: Quartaccio, Ottavia, Monte Mario, Ex Lavanderia, ecc. e Primavalle dove a giugno 2011 c'è stato un Consiglio “aperto” sul contratto di quartiere. Forme di democrazia partecipata le cui conclusioni non hanno sortito nulla.
Un Municipio di così vaste dimensioni (metà Firenze) necessita di un governo di prossimità che deve essere vicino anche alle nuove realtà che si sono insediate nel Municipio stesso. Ad esempio, si pensi che gli ultimi dati Caritas indicano una presenza di 20.000 migranti nel Municipio Roma 19. Il Consiglio Municipale non potrà continuare ad essere utilizzato come lo sfogatoio che raccoglie richieste o pseudo controlla atti di Roma Capitale. Vogliamo che tale realtà possa dare sostanza e dignità alla "democrazia locale" non delegando al consigliere l'unicità del rapporto con l'istituzione. Per fare questo proponiamo a tutti/e di iniziare insieme un percorso che ci porti ad attraversare i diversi quartieri del nostro Municipio con una serie di assemblee.


- Tiziana Uleri (FDS): mettere in piedi già da ora vertenze nel Municipio 19 come Bene Comune. Non pretendere di dover stendere il nuovo programma del centrosinistra per le prossime amministrative, ma avere la capacità di cogliere anche le diverse vertenzialità che possono incontrarsi strada facendo e intervenire tutti insieme su queste possibili lotte senza attendere i mesi precedenti la scadenza elettorale delle amministrative 2013.

- Renato Rizzo (Unione Inquilini): A tutt'oggi si è operato per svuotare, per diminuire l'interesse dei cittadini alla partecipazione. Siamo per le consulte di quartiere e per le consulte di attività integrate con l e diverse Commissioni da costruire in ogni quartiere. Di fatto abbiamo elité politiche di dx di sinistra con le quali è diffcile comunicare. Sul contratto di quartiere 3 anni fa abbiamo approvato un ordine del giorno presentato da Claudio come Rifondazione che però a tutt'oggi nessuno ha reso operante. E’ necessario introdurre meccanismi che sanzionino l'inoperatività di chi non rende effettive scelte istituzionali regolarmente approvate.

- Ferdinando Suraci (Ottavia): Ritengo importante le primarie quale strumento di partecipazione e in tal senso occorre trovare strumenti di unità qui a Roma, individuando personalità che sappiano tempestivamente intervenire e non che aspettino gli esiti dell'attività assembleare. La casa del Municipio è stata una grande presa in giro perchè tutte le volte che una lotta viene vanificata porta delusione tra le persone che abbandonano poi l'impegno.

- Francesco Moneta (comitato di quartiere Nuovo Quartaccio): Ridare un senso alla politica del territorio. Ciò che scoraggia la partecipazione dei cittadini è l'estrema burocratizzazione che allontana dall'impegno. Otto anni per consegnare un'area verde al Comune, quindi alla collettvità, con ben 6 dipartimenti interessati al problema e che peraltro hanno scarsa comunicazione tra di loro. Occorre smantellare tali assurdità come la pianificazione urbanistica che è ripartita fra più dipartimenti. Noi ragioniamo di Beni Comuni ed altri invitano invece i Comitati di quartiere presso i propri uffici per risolvere i problemi. Purtroppo ci sono Comitati sensibili a questo tipo di vecchia logica clientelare. Basta con i rapporti personali per risolvere un problema. In riferimento al principio delle Primarie mi convincono solo quelle di programma.

- Franchino Speranza (Sportello casa). Ho partecipato al percorso cittadino sui Beni Comuni e ritengo si debba avere un necessario percorso che parta dal basso. Se non c'è questa coscienza diffusa non è possibile contrastare i poteri forti. C'è un forte arretramento nella partecipazione e ciò ci fa rischiare di esssere autorappresentativi. Nella gestione delle case popolari come di altri problemi occorre una presenza costante nel quartiere che ha subito un peggioramento nella vivibilità. Non credo alle alchimie politiche e credo che ci sarà un calo di votanti alle prossime elezioni.

- Massimiliano Taggi (ex Lavanderia): Concordo con Franchino ed in riferimento al concetto di rete credo si debba prima recuperare la partecipazione politica delle persone creando prima i “nodi”. Le primarie sono strumenti della politica e la democrazia più che essere sotto attacco è inesistente, non c'è più. Le istituzioni locali non hanno alcun senso, infatti non hanno potere decisionale. Molte decisioni vengono prese anche al di fuori dell'Ente Locale. Ho poco interesse a sapere se c'è un Sindaco di destra o di sinistra perchè il sistema politico ha destrutturato la partecipazione permettendo lo scempio urbanistico e lavorativo. Occorre ricostruire le istituzioni.

- Eva Lejos (Consigliera aggiunto Municipio 19 migranti): Il presidente Milioni ha ignorato la nostra presenza. Ho denunciato l'estromissione, di cui sono stata vittima, dallo sportello per gli emigranti al S.M.della Pietà, che avevo contribuito ad aprire. Ci sono state ben 16 "associazioni di volontariato" che hanno utilizzato i contatti attivati con i migranti per usi strettamente collegati ad attività private e non di pubblico servizio. Sono 6 anni che sto nel Municipio Roma 19 dove continuano a dimenticarsi del mio nome; qualcun altro non mi considera una rappresentante che dà voce ai migranti del quartiere ma mi definisce una semplice "ospite".

- Alberto Fortunato (PDCI): E' visibile il crollo della partecipazione democratica, sostengo il progetto di lavoro sul Bene Comune, ritengo che si debba superare l'autoreferenzialità. Propongo che ci sia una pista ciclabile che riunisca i diversi parchi romani.

- Susanna Di Folco (FDS): una parola spesso ripetuta è stata "democrazia". E’ segno che non solo è stata svilita nel suo significato ma che è assente nella pratica politica. L’imporante è riuscire a mettere in moto una serie di assemblee pubbliche.

- Gianni Troiani (USB): Concordo con Massimiliano dell’ex Lavanderia sulla lettura generale. C'è molta difficoltà nella partecipazione, un'ipotesi da rilanciare è quella del mutuo soccorso.

- Giovanna Russo (Legambiente): Sulla raccolta differenziata occorre sensibilizzare la gente anche se l'AMA non è interessata a tale modalità di raccolta perché poi non saprebbe come alimentare gli inceneritori.

- Domenico Tucciarone (FDS): Le osservazioni, anche quelle severe dirette, per il passato, al nostro Partito PRC ci confermano della bontà della scelta fatta e ben descritta dalla nota prodotta dal Circolo per questa assemblea. Vogliamo avviare un percorso itinerante nel quale sollecitiamo la partecipazione delle persone per il superamento della delega assoluta al politico di turno che tanti danni ha fatto e fa alla politica. Noi ci mettiamo la faccia e comunichiamo che già nel prossimo mese avvieremo incontri a partire dalle disponibilità dei Comitati di Quartiere di Quartaccio e Torresina.

Il Report è stato curato dal compagno Domenico Tucciarone

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