Imperialismo e guerra :: Un'altra Colombia è possibile

FARC-EP: risposta al governo circa lo scambio di prigionieri

(11 Settembre 2004)

1. Il trattamento di temi così sensibili e prioritari per la società colombiana come lo scambio, l'interscambio umanitario o la possibilità stessa di una soluzione incruenta della crisi del paese, dev'essere sganciato dalla politicheria e dalla demagogia che caratterizzano la spinta per la rielezione presidenziale.

2. Richiama l'attenzione il fatto che, dopo due anni di falliti tentativi di riscatto, in merito all'interscambio il governo abbia modificato il proprio discorso; pur considerandolo nella giusta misura, esso contrasta palesemente con il grave e crescente pericolo a cui sono sottoposti i prigionieri a causa dell'intensificazione degli operativi di riscatto.

3. La proposta ufficiale relativa all'interscambio, che nega alla guerriglia la discrezionalità per definire quali e quanti sono i propri prigionieri, e la discussione sulle condizioni e circostanze in cui debbono essere liberati gli alzati in armi contro lo Stato o sul nesso di alcuni delitti con il diritto alla ribellione, sono carenti di realismo e serietà. Dov'è l'interscambio nel momento in cui il governo si tiene i guerriglieri? Inoltre, è una proposta assurda in virtù della pretesa d'imporre la rinuncia ai principi del guerrigliero, quale trasformatore rivoluzionario della realtà sociale e politica del paese.

4. L'Alto Commissario manifesta la propria decisione di usare i media per inviare le sue proposte, cosa che ha effettivamente fatto il 18 agosto scorso, ed eludere così il conferimento di garanzie ai già designati negoziatori delle FARC. I portavoce ufficiali installano uffici negli studi di radio e televisioni, per saturare col loro discorso ed esercitare pressioni ai media affinché sui nostri comunicati cali il silenzio. E' la legge dell'imbuto. Vale la pena di ricordare che un accordo si fa conversando faccia a faccia, e si materializza per volontà espressa delle parti.

5. Smentiamo categoricamente di aver conosciuto, prima del 18 agosto scorso, la proposta ufficiale sull'interscambio letta dalla Casa di Nariño.

6. L'opinione maggioritariamente favorevole allo scambio, manifestata in tutti gli angoli del paese e condivisa da vasti settori dell'opinione internazionale, la lotta dei familiari ed amici dei prigionieri, lo sforzo e l'impegno del movimento popolare, dei difensori dei diritti umani e di importanti personalità, tra cui si distinguono gli ex-presidenti della Repubblica, sono un vero stimolo a continuare a battagliare per lo scambio immediato.

7. Abbiamo designato i nostri negoziatori plenipotenziari da molti mesi. Che garanzie da loro il governo? Quali garanzie da ai prigionieri da qui a quando giungeremo all'accordo? Chi negozierà in nome del governo? I nostri sono pronti.

Montagne della Colombia, 20 agosto del 2004

Segretariato dello Stato Maggiore Centrale delle FARC-EP