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Giordania, islamisti accusano il governo di brogli

(24 Gennaio 2013)

Fratelli Musulmani parlano di compravendita di voti e finte tessere elettorali. Oggi I risultati: prevarranno le tribu' beduine a scapito della maggioranza palestinese.

giordislamist

dalla redazione

Roma, 24 gennaio 2013, Nena News - Seggi chiusi in Giordania: secondo il governo in carica, il 56% degli aventi diritto al voto si sarebbe recato alle urne. Un dato contestato dalle opposizioni, Fratelli Musulmani in prima linea, che accusano il regime di Amman di brogli elettorali.

"L'affluenza e' stata molto bassa, I dati forniti dal governo non sono accurati. Alle 15 di pomeriggio I votanti erano stati il 16,7%, alla chiusura dei seggi il 31,8%. Ci sono state violazioni, tra cui la compravendita di voti e finte tessere elettorali".

Nei giorni precedenti le opposizioni avevano invitato la popolazione giordana a boicottare il voto, non per mettere in discussione il regime hashemita, ma perche' ritengono il sistema di voto e quello di governo inefficaci a rappresentare le voci dissidenti. Prima riforme politiche, poi elezioni.

Numerose nelle ultime settimane le proteste di piazza in tutto il Paese contro il re Abdallah e il suo governo, seppur in forma molto piu' ridotta rispetto alle manifestazioni egiziane e tunisine di due anni fa: la monarchia resta per molti giordani l'unica vera garanzia alla stabilita' contro le violenze settarie che stanno insaguinando i vicini, Siria e Iraq.

A cio' si aggiunge il ruolo debole delle opposizioni, in particolare di quelle islamiste, che all'interno della monarchia hashemita non hanno mai goduto di una forte e stabile base sociale.

I risultati delle elezioni di ieri, secondo quanto riportato dalla Commissione Elettorale, saranno resi noti entro oggi. Al re Abdallah II spettera' consultare il parlamento e individuare il nuovo primo ministro. Probabilmente, l'attuale primo ministro Abdullah Ensour rimarra' al suo posto fino alla nomina del successore, che dovrebbe essere l'espressione politica dei partiti della coalizione di maggioranza.

A prevalere saranno nuovamente i rappresentanti delle tribu' giordane, da sempre tutelati e coccolati dal governo centrale, a scapito soprattutto della maggioranza della popolazione, di origine palestinese. Le tribu' beduine controllano da decenni i vertici delle autorita' giordane e le forze di sicurezza, marginalizzando la comunita' palestinese.

Nena News

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