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Elezioni in Iraq: una vetrina propagandistica per l’occupazione U.S.A.

(24 Febbraio 2005)

Pochi giorni fa si sono chiuse le urne delle prime elezioni “ democratiche “ svoltesi in Iraq, che dovranno designare un’assemblea di delegati che avrà il compito di redigere la nuova Costituzione.

I mass-media in mano agli imperialisti americani ed ai loro seguaci ci hanno informato che l’affluenza alle urne è stata altissima. Come non credergli ? Sono gli stessi che ci avevano detto che in Iraq vi erano le armi di distruzione di massa e che Saddam era culo e camicia con Bin Laden. Che gli stessi generali americani abbiano ammesso in seguito che tutto ciò non era vero poco importa, intanto, già che c’erano, l’hanno trasformata in una guerra per portar “democrazia” ed ora, dopo le elezioni, tutto il mondo deve sapere che esportare democrazia con le armi è davvero possibile !! Incredibile, vero ?

Ma si possono definire “un grande esempio di democrazia” delle elezioni svoltesi in un paese occupato militarmente da forze armate straniere , senza osservatori delle Nazioni Unite e quindi senza la minima forma di controllo ? Si possono definire un “grande esempio di democrazia” elezioni nelle quali la seconda etnia del paese, quella Sunnita, si è astenuta in massa e quindi non avrà nemmeno un rappresentante all’interno dell’assemblea che verrà formata?

Sono state veramente un grande passo avanti per il popolo iracheno queste elezioni che di concreto porteranno solo ad un inasprimento dei conflitti fra le varie etnie ? I Kurdi a nord mirano all’autonomia e al controllo dei pozzi petroliferi di Kirkuk, gli Sciiti al centro vogliono essere riconosciuti come maggioranza e i Sanniti, dopo la guerra, hanno visto ridimensionarsi enormemente il loro ruolo nella gestione politica del paese. Intanto, in base ai primi dati, in testa a queste elezioni vi sono gli Sciiti dal grande ayatollah al Sistani, al secondo posto sembrano esservi i Kurdi e solo al terzo posto il burattino USA Allawi. In base a questi primi dati in Iraq si avrà con ogni probabilità una costituzione basata sulla sharia ( la legge islamica ) : altro che democrazia , un altro IRAN !

Nel frattempo, mentre Prodi, Rutelli e D’Alema litigano sull’astenersi o sul votare contro al rifinanziamento della missione di guerra dei nostri “ambasciatori di pace a Nassirja”, un’altra giornalista Italiana, Giuliana Sgrena, viene rapita, ed altre azioni militari continuano a sporcare di sangue le strade dell’Iraq.

Noi, nostro malgrado, continuiamo a gridare con tutta la forza che abbiamo che questa guerra è ingiusta, che è una guerra di occupazione e come tale deve cessare. Ribadiamo la necessità di ritirare le nostre truppe che non sono in missione di pace e che, in netto contrasto con quanto scritto nella nostra Costituzione, fanno a Nassirja quello che fanno tutti i contingenti stranieri in quel paese : la guerra !

VIA LE TRUPPE ITALIANE DALL’IRAQ !!
PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI …


febbraio 2005

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA – CIRCOLO P.TRESSO SCHIO

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