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Salvate la Sanità

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(28 Novembre 2012) Enzo Apicella
Secondo Monti il sistema sanitario nazionale è a rischio se non si trovano nuove risorse

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Sanità Verona: nessuna convenzione tra la regione e l’ospedale di Don Verze

Interrogazione presentata il 12 luglio 2005 dal consigliere regionale Pietrangelo Pettenò (PRC)

(13 Luglio 2005)

Premesso che:

Don Verzè , presidente dell’ospedale San Raffaele di Milano ha annunciato che nel 2007 inizierà la costruzione del Suo nuovo Ospedale nel Colle di San Giacomo (Verona);
tale operazione è stata resa possibile dalla Variante approvata dal Comune di Lavagno e dalle successive deliberazioni dello stesso Comune e della Giunta regionale del Veneto.

Considerato che:

nella programmazione della dotazione ospedaliera regionale la Provincia di Verona è soggetta a riqualificazione con drastica riduzione dei posti letto e con la riconversione di alcuni ospedali;

nella parte est veronese si sta ultimando il nuovo Polo Ospedaliero di San Bonifacio con la conseguente riconversione degli ospedali di Tregnago- Soave- Cologna Veneta - Zevio;

nella provincia di Verona – Ulss 20 e 22- esistono già sette Case di Cura private accreditate per un totale di 1.039 posti letto;

nella seduta del Consiglio regionale del 2 dicembre 2004 con deliberazione n. 71 è stata approvata una mozione (che riuniva le mozioni n. 190 e 191) che impegnava la Giunta regionale: ”a riferire in quinta commissione, tramite gli Assessori competenti su quali intese siano intercorse o siano in atto tra Don Verzè e la Giunta Regionale in relazione all’ipotizzato intervento sul colle di San Giacomo e su quali presupposti sia stata approvata una Variante così significativa per il territorio a favore di una iniziativa non convenzionata e per la quale la convenzione, allo stato delle linee programmatiche sanitarie enunciate dall’assessore competente, risulta prospettiva non praticabile”.

Poiché tale deliberazione risulta disattesa il sottoscritto consigliere, preoccupato per una politica che vede la chiusura delle strutture sanitarie pubbliche e l’apertura di nuovi ospedali privati, chiede alla Giunta Regionale di riferire in Commissione, tramite gli Assessori competenti, quanto previsto dalla citata deliberazione n. 71.

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