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Mani bianche

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(23 Dicembre 2010) Enzo Apicella
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(Flessibili, precari, esternalizzati)

No all'orario flessibile

(26 Luglio 2005)

Fim, Fiom, Uilm, chiamano i lavoratori ad azioni di lotta a sostegno di una piattaforma contrattuale di secondo livello misera.

Una richiesta sbagliata sia nel merito sia nel metodo, su una richiesta debole di conseguenza la risposta dei lavoratori non sarà che debole, come dimostra il fallimento dello sciopero di venerdì scorso.

1) Sbagliata nel merito, oggi è difficile per una famiglia monoreddito arrivare alla seconda settimana del mese con uno stipendio di mille euro al mese, tutte le statistiche dichiarano che sopravvivere per una famiglia di quattro persone ci vogliono oltre 2500 € al mese, la trattativa tra sindacati e padroni parte dai 60 dei padroni fino ai 90 dei sindacati, i primi dichiarano che se si vuole il contratto si deve trattare anche sull’introduzione della flessibilità sull’orario.

2) Sbagliata nel metodo, l’inesistente volontà di far riuscire lo sciopero da parte delle organizzazioni sindacali confederali, è sospetta, escludendo la possibilità che possano ritenere la piattaforma debole, poiché sono stati loro a volerla senza nessun’eccezione, non ci resta che pensare che questo non è altro che un obiettivo del sindacato di dimostrare che i lavoratori di Fiat a Pomigliano rifiutano il conflitto e controllati dal sindacato.
La mancata volontà di far riuscire lo sciopero, limitandosi solo ad affiggere un comunicato in bacheca, la non volontà di azioni di lotta, sul licenziamento di un lavoratore della 147 avvenuto in modo strumentale, azioni di lotta che il Sin Cobas ha richiesto alle altre organizzazioni presenti in fabbrica, (mai accettata), confermano la scelta di dimostrare che i confederali controllano la volontà dei lavoratori.

Perché tale comportamento: l’accordo del 23 aprile, i sostanza consisteva nel segnare una linea, quale politica del lavoro bisognava intraprendere, la scelta fu quella dell’azienda, massima flessibilità e competitività, anche nel mettere in competizione i vari stabilimenti fra di loro. Oggi i sindacati fanno trapelare che sicuramente la nuova 147 sarà spostata da Pomigliano, sostengono che il loro impegno è massimo, che faranno di tutto affinché ciò non accada, il loro piano è semplice in perfetta continuità con l’accordo del 2003.

In cambio della nuova vettura loro aprono sull’introduzione dei 18 turni, (sabato e domenica), e su ulteriori flessibilità, e dimostrando un controllo massimo sui lavoratori, no ad azioni di lotta neanche sui licenziamenti indiscriminati né sugli aumenti di salario, come dimostra anche la volontà di non presentare la piattaforma aziendale.

Il Sin.Cobas ritiene sbagliata la scelta sindacale di rinunciare al conflitto e accettare tutto in nome del libero mercato, oggi dovremmo abbassarci i pantaloni, rinunciare a diritti e salario per produrre a Pomigliano, ma anche se vinciamo oggi, domani ci toccherà per essere competitivi sul mercato mondiale competere con i mercati asiatici e a quel punto…...

Il Sin.Cobas boccia questo programma di politica industriale, e l’obiettivo che si è dato il sindacato di piegare i lavoratori alle volontà padronali e; INDICE
OTTO ORE DI SCIOPERO PER VENERDI’ 29 LUGLIO

2° TURNO DALLE 14 ALLE 22
Partecipiamo compatti se vogliamo che l’obiettivo della Fiat e dei sindacati di renderci una variabile dipendente del mercato fallisca.


Pomigliano 27/07/2005

sul web troverai articoli e varie, sito in costruzione
http://xoomer.virgilio.it/sincobasregionale/

Sin.Cobas Pomigliano Fiat Auto

Fonte

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