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(17 Ottobre 2019)
Si è esercitato almeno un eccesso di "ottimismo della volontà"da parte di chi aveva pensato che potesse nascere una svolta nella situazione politica e economica dell’Italia, da una manovra di bilancio redatta da un governo sorto sulla base della paura e privo di progetto.
Un governo formato da un incontro tra un'idea abborracciata e appena orecchiata della teoria della "decrescita felice" e l'idea dell'esaurimento della politica all'interno del concetto di governabilità.
Una governabilità figlia di una "vocazione maggioritaria" esercitata senza maggioranza.
Un governo inteso come puro esercizio del potere fine a se stesso nell'accezione deteriore dell'autonomia del politico e della disintermediazione sociale.
Forse è il caso di rifletterci meglio magari cercando di recuperare il perduto senso del pensiero politico, prima di formulare giudizi affrettati
Franco Astengo
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