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USA. 46 milioni di poveri

USA. 46 milioni di poveri

(28 Settembre 2011) Enzo Apicella
I poveri negli USA sono 46 milioni, il 15% della popolazione. I due terzi di questi poveri lavorano, ma per un salario da fame

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Precari in Sicilia

(17 Ottobre 2005)

Si è svolto giovedì 13 ottobre a Palermo presso la Presidenza della Regione il primo incontro del tavolo tecnico per la stabilizzazione dei precari A.S.U., P.U.C. e contrattualizzati degli Enti Locali siciliani. Un incontro fortemente voluto dai lavoratori ed ottenuto dopo i prolungati scioperi del mese di settembre culminati nel blocco dei caselli autostradali di San Gregorio a Catania e della statale Agrigento – Sciacca. All’incontro hanno partecipato in rappresentanza dello SLAI COBAS Sicilia il coordinatore regionale Orazio Calì insieme a Mara Malavenda dell’esecutivo nazionale, in rappresentanza del Governo Regionale il Dott. Ciancialo e il Dott. Gattuso e i rappresentanti delle altre sigle sindacali.

La seduta del tavolo tecnico è stata preceduta in mattinata da un incontro tra il Governo Regionale, l’ANCI e l’URPS in cui si è discusso della stabilizzazione di questi precari e della necessità di censire le varie piante organiche degli enti pubblici e i relativi posti disponibili.

Il governo per bocca dei suoi portavoce ha manifestato l’intenzione di voler studiare le modalità per addivenire ad una stabilizzazione dei precari ma non ha portato alcuna proposta vera e propria.

Nel corso della discussione ha preso la parola Mara Malavenda dicendo: “Dopo oltre sedici di precariato e di disinteresse dei vari governi regionali che si sono succeduti negli anni non è più tempo di aspettare. Questi lavoratori sono ormai esasperati e devono essere stabilizzati”. Il coordinatore regionale SLAI COBAS Orazio Calì rispondendo ad una provocazione del rappresentante CGIL Ingaggiato ha detto: “I lavoratori non si fanno manovrare da nessun puparo e non si fanno prendere in giro da nessuno né dal governo né dai sindacati come la CGIL che per decenni sono stati assenti e si sono completamente disinteressati dei problemi di questi lavoratori”. Calì ha continuato dicendo: “Se entro una settimana non arriveranno proposte concrete da parte del Governo Regionale sul modo in cui vuole stabilizzare i lavoratori questi torneranno in piazza e la responsabilità ricadrà su tutti, Governo e sindacati confederali. I lavoratori sono stanchi di essere presi in giro dai sindacati in cui per decenni ci sono stati tanti pupari”. Calì ha anche chiarito qual è la posizione dello SLAI COBAS: stabilizzazione a tempo indeterminato e a 36 ore la settimana, altrimenti non si può parlare di vera stabilizzazione.

Il Governo ha manifestato l’intenzione verbale di aggiornare i lavori a giovedì 20 ottobre prossimo con l’impegno di comunicare i posti disponibili nelle varie piante organiche. “ Ma se entro lunedì 17 - dice Calì – non arriverà conferma dell’incontro del 20 ottobre torneremo in piazza e agiremo di conseguenza “. Calì ha inoltre lanciato l’invito a tutti i sindacati di partecipare alle future lotte dei lavoratori e in tal senso ha trovato disponibilità nella UIL e nella RDB.

Intanto martedì 18 ottobre si riunirà a Palermo la Commissione Bilancio e lo SLAI COBAS ha chiesto di poter partecipare. Lo SLAI COBAS fa rilevare che per poter parlare di vera stabilizzazione il Governo deve reperire 100 milioni di euro per l’esercizio finanziario 2006.

Questi i numeri dei precari in attesa di stabilizzazione: 10 mila ASU e circa 5 mila tra P.U.C. e contrattualizzati per cinque anni.

Catania 14/10/2005.

Per il Coordinamento Regionale SLAI COBAS Sicilia
Orazio Calì

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