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TRATTATIVA DECENTRATA A ROMA CAPITALE: Cgil, Cisl, Uil e CSA accettano la strada di incentivi e indennità indicata dall'Assessore Catarci per il comparto tecnico-amministrativo

Accordo siglato il 4 luglio 2023 e prossima trattativa 12 luglio sui profili di Elevata Qualificazione. Le critiche e la mancata firma delle Rsu di base e di opposizione. cura di Usi Unione Sindacale Italiana Enti Locali luglio 2023

(13 Luglio 2023)

comunicatousi

Dopo le iniziali proteste di giugno 2023 al Campidoglio e le due Commissioni Consiliari Controllo Garanzia e Trasparenza e Roma Capitale ottenute con le iniziative dei sindacati di base e conflittuali, svoltesi a fine giugno e il 7 luglio 2023, con la partecipazione oltre ai consiglieri-e di maggioranza e di opposizione, sindacati concertativi e di base (con interventi di Usi che hanno chiarito le posizioni sindacali congiunte e le carenze di fondo di un Comune come Roma Capitale, che gestisce una serie di attività con quasi 8000 persone in meno rispetto all’organico necessario rispettando il rapporto dipendenti/popolazione residente e persone utilizzanti servizi pubblici comunali, a rischio del peggioramento qualitativo e quantitativo dei servizi all’utenza, dalle biblioteche ai nidi e scuole, ai servizi anagrafici e di stato civile…che non possono essere risolti adeguando indennità, incentivi e salario accessorio su una platea minoritaria del personale capitolino, dando qualche soldo per tacitare il malcontento) e l’Assessore Catarci con il Direttore Ottavianelli, che hanno sostenuto le tesi dell’Amministrazione, su carenze di organico, piano assunzionale, problematiche settore scolastico educativo, carichi di lavoro e salute e sicurezza sul lavoro, progressioni verticali e contratto decentrato, sono ripresi i tavoli formali di contrattazione decentrata. LO SCHEMA PREDISPOSTO DA ASSESSORE CATARCI E DIREZIONE DIPARTIMENTO, di adeguare indennità, qualche soldo di incentivi aumentando un poco le somme già previste nel precedente contratto integrativo del 2019 e magari la platea dei beneficiari, HA AVUTO SUCCESSO. E’ stata accettata dai sindacati Cgil F.P, Cisl FPS, UIL P.A., CSA e loro Rsu, con opposizione e dichiarazioni contrarie a verbale delle Rsu dissenzienti di sindacati di base e conflittuali, presenti all’incontro, che avevano animato le proteste di giugno scorso su progressioni verticali, CCDI, carichi di lavoro e piano assunzionale, la linea prospettata anche nelle Commissioni Consiliari da Catarci e Ottavianelli. Per tacitare il malcontento che serpeggia tra i dipendenti comunali e separare i contesti evitando lotte e vertenze collegate sui punti in comune, è bastato proporre l’adeguamento di incentivi e di indennità, intanto per il comparto TECNICO AMMINISTRATIVO, con qualche soldo in più e aumentando la platea di riferimento, per ridurre la protesta e tacitate gli animi, anche di quei sindacalisti confederal-concertativi, che avevano specie il 7 luglio, alzato gli scudi con interventi “barricaderi”…PAROLE, PAROLE, PAROLE. Poi penna in mano, si sono adeguati tutti…

Come è evidenziato dalle Rsu dissenzienti e facenti riferimento ai sindacati di base, che non hanno sottoscritto il verbale del 4 luglio 2023 e non firmeranno intese a pezzi, fino alla stesura definitiva dell’intero articolato contrattuale del CCDI visto nella sua complessità e interezza, ritenendo INSUFFICIENTE RISPETTO AL REALE COSTO DELLA VITA, la serie di adeguamenti su compensi a titolo di INCENTIVI E INDENNITA’, a partire dal comparto tecnico amministrativo, dove si è stabilito come metodo, uguale agli anni precedenti, di una ECCESSIVA FRAMMENTAZIONE E PARCELLIZZAZIONE DI TALI COMPENSI ACCESSORI (sono incentivi e indennità, che come dichiarato da chi lo ha firmato Amministrazione e sindacati concertativi, saranno oggetto “…nel CCDI di apposita declaratoria delle singole attività e profili di riferimento…”, della platea dei beneficiari di tali compensi CHE NON FANNO PARTE DEL SALARIO VERO E PROPRIO, come voci aggiuntive alla retribuzione). Si poteva semplificare tale meccanismo, riconducendo la serie di compensi incentivi e indennità parcellizzati e frammentati in tante voci, a due sole indennità: QUELLA LAGATA ALLA RESPONSABILITA’ (proposta sindacale di base 3000 euro per categorie ex B e C e 4000 euro per ex categorie D) e L’INDENNITA’ DI DISAGIO, stabilito su base giornaliera per tutti-e coloro che si trovavano in determinate condizioni, per un massimo di euro 15 al giorno. Critiche anche sul metodo di lavoro che è stato accettato e indicato dalla controparte, non solo di vedere i meccanismi slegati gli uni dagli altri separando settori e famiglie professionali mantenendo le divisioni, ma con una visione limitata con informazioni parziali, inadeguate al ragionamento complessivo sul CCDI, sul NUMERO COMPLESSIVO DI BENEFICIARI DI TALI MISURE, ANCHE UTILE PER LA RIPARTIZIONEDELLE VARIE VOCI CONTRATTUALI, TRA CUI LE PROGRESSIONI ECONOMICHE “ORIZZONTALI”, dove già si riscontra con questo meccanismo parcellizzato e frammentato, una disparità di proporzione, tra famiglie professionali, la prima che rileva è tra il personale che fa riferimento al comparto tecnico amministrativo e quello dell’area della vigilanza – polizia locale (per indennità notturne, notifiche atti….), pur rispettando le specificità tipiche di alcune funzioni e attività, per lo meno si potevano avvicinare i compensi e le indennità, in base alle prestazioni effettuate, allo scopo di evitare la classica “guerra tra poveri” nei vari settori dell’Amministrazione capitolina, nel suo complesso in una fase perdurante di sofferenza.

Non ci si aspettava alcun cambio di passo, per l’incontro svoltosi il 12 luglio scorso, anche per quanto riguarda le indennità per l’area definita con il nuovo CCNL di comparto, di profili di Elevata Qualificazione EQ, né sugli altri aspetti gestiti in modo frammentato e diviso, in sede di negoziazione decentrata, una volta imboccata la strada indicata dalla controparte comunale, i vari istituti contrattuali discussi rientrano nella medesima logica.
SOLO IN UNA FASE DI VERIFICA COMPLESSIVA DI TUTTO L’ARTICOLATO CONTRATTUALE DEL CCDI E SULLA BASE DI INFORMAZIONI CHE ALLO STATO ARRIVANO IN MODO PARZIALE DALL’AMMINISTRAZIONE, AI SINDACATI FIRMATARI DI CCNL (che attendono ancora risposta a richiesta di incontro fatta il 12 giugno scorso, sul personale scolastico educativo e sul piano di apertura o di chiusura di sezioni di scuola o di asilo, in vista della RIAPERTURA DEI SERVIZI SCOLASTICI EDUCATIVI AL 1° SETTEMBRE PROSSIMO…) e alle RSU in carica, si potrà definire e valutare l’operato finora messo in campo, RIDANDO LA PAROLA E LA DECISIONE DEFINITIVA, COME SAREBBE LOGICO E “DEMOCRATICO” (!?!) ASPETTARSI, SUL CCDI E I SUOI VARI ISTITUTI, SULLE PROGRESSIONI VERTICALI, SUI CARICHI DI LAVORO ESUSALUTE E SICUREZZA SUL-DEL LAVORO, AI DIPENDENTI COMUNALI.

Per quel che potranno fare, il cartello composto da SgB, COBAS, Sial-Cobas, Usb, USI 1912 Enti Locali, in questa torrida estate, proseguirà nell’opera di informazione e sensibilizzazione, di denuncia pubblica di quel che succede nella trattativa e negoziazione decentrata, in attesa di un RISVEGLIO COMPATTIVO E COMPATTO, SOLIDALE, DELLA FORZA LAVORO DI ROMA CAPITALE, seguendo le analoghe iniziative che si stanno svolgendo in altri Enti Locali, come il Comune di Milano.

A cura di USI Unione Sindacale Italiana

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