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(8 Aprile 2006)
Nel rapporto di Amnesty international “Al di sotto del radar: voli segreti, destinazione tortura e ‘sparizioni’” del 5 aprile 2006 si denuncia la pratica della “consegna”. Di cosa si tratta?
Si tratta di un vero e proprio sistema organizzato di trasporto coperto e segreto di persone catturate in giro per il mondo dalla CIA in quanto sgradite al governo americano, o sospettate di essere terroristi o fiancheggiatori, che vengono trasferite (ma “deportate” sarebbe più adatto) dai luoghi di cattura in non meglio precisati luoghi di detenzione (non solo negli USA ma anche a Guantanamo, in Afghanistan, e in altri luoghi ignoti definiti eloquentemente “buchi neri”… dei diritti umani, aggiungiamo noi).
Le catture e le deportazioni vengono effettuate ricorrendo a compagnie private in modo da non dover denunciare i propri piani di volo alle autorità dell’aviazione dei vari paesi. Diventa così impossibile sapere quante persone, chi e dove sono state arrestate e trasferite. Oltre poi alle violazioni del diritto internazionale riguardante prigionieri e procedure di trasferimento, chi è riuscito ad uscirne ha anche denunciato torture e maltrattamenti, oltre all’assenza totale di qualunque garanzia di diritto.
E l’Italia, da sempre prona ai voleri di Washington, poteva mancare?
Ovviamente no: nelle tabelle dei voli che Amnesty è riuscita a ricostruire fanno bella mostra di sé Roma e, come unica altra città italiana, Pisa.
Non è specificato se si tratti di una nuova nefandezza da aggiungere alla lunghissima lista di quelle verificatesi dentro Camp Darby o se queste compagnie “private” abbiano utilizzato proprio l’aeroporto Galilei; ciò che emerge è che in barba al rifiuto della guerra del popolo italiano e in barba alle dichiarazioni di facciata delle autorità locali in merito sia a Camp Darby che alle questioni della pace, c’è stata ignoranza o più probabilmente complicità con questo nuovo crimine delle autorità americane.
Pisa è stata così uno degli scenari di questa storia fatta di sparizioni, arresti illegali, torture, detenzioni al di fuori del pur minimo elemento di stato di diritto, e dell’ennesimo spregio ed abuso da parte degli USA verso le sovranità nazionali, purtroppo spesso ben felici di asservirsi ai voleri dell’imperialismo d’oltreoceano.
Torniamo a chiedere con forza, perciò,
-l’uscita dell’Italia dal pantano genocida iracheno
-la chiusura e la riconversione di Camp Darby;
-chiediamo chiarezza alle autorità locali e nazionali su quest’ennesimo abuso e violazione dei diritti umani e delle sovranità popolari;
Associazione Comunista “Il Pianeta Futuro”
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