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Salvate la Sanità

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(28 Novembre 2012) Enzo Apicella
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La RdB CUB in piazza contro la politica sanitaria della Regione Veneto

(22 Maggio 2006)

Il 9 maggio anche RdB CUB ha partecipato, con un centinaio di lavoratori provenienti dalle varie Asl del Veneto (Venezia, Vicenza, Padova, Arzignano e Verona), al corteo di protesta, per denunciare:

l’assordante silenzio sulle responsabilità politiche del governo regionale
- riguardo all’ipotesi di una “sanitopoli” veneta legata ai processi di privatizzazione;
- sulla inefficienza e progressiva dequalificazione dei servizi pubblici;
- il vertiginoso aumento della spesa sanitaria in favore delle strutture private
convenzionate;
- il blocco del turn over che devasta servizi pubblici per carenza
di personale;
- le condizioni di lavoro massacranti per i lavoratori delle Asl: ferie, riposi, recuperi delle ore straordinarie, non sono garantiti;
- la situazione di completa frammentazione dell’ordinamento professionale degli operatori;
- il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i lavoratori della sanità, che pur essendo insufficiente al recupero salariale non viene firmato.

Nel denunciare l’ennesima assenza dell’assessore alla Sanità, al termine della manifestazione una delegazione della RdB CUB, composta da eletti RSU delle varie Asl venete, è stata ricevuta dall’Assessore del Personale della Regione, il quale si è impegnato a programmare un calendario di incontri fra i nostri rappresentanti sindacali e l’Assessore alla Sanità.

La RdB CUB sottolinea di essere stata ascoltata in “delegazione separata”, non per resistenze dei dirigenti della Regione Veneto, bensì per l’opposizione espressa dai sindacati confederali, a svolgere l’incontro unitariamente.

Considerate le convergenze sugli obiettivi della manifestazione e nell’interesse dei lavoratori della sanità, questo sindacato di base è convinto che l’opposizione manifestata dai confederali a svolgere l’incontro in Regione in modo unitario, esprima un autoritarismo ingiustificato e fuori tempo tendente mantenere un monopolio della rappresentatività che non hanno già più.

Quanto all’incontro che cisl-cgil-uil con l’assessore il tutto ha partorito di: “..attivare un tavolo di confronto…per una approfondita analisi e per individuare soluzioni concrete in materia di acquisizione di risorse umane,,,”: sarebbe questa la grande vittoria strombazzata sui giornali?

A parte queste miserie la nostra Organizzazione sindacale ribadisce:

- il ritiro immediato della d. r. 919 del 28/03/’06 che stabilisce la riduzione della spesa per il personale sanitario pubblico, entro il 2006, dell’1% rispetto alla cifra spesa nel ’04;
- il rifinanziamento del bilancio della sanità,
- l’adeguamento delle dotazioni organiche di tutte le 21 Asl e nelle 2 aziende ospedaliere;
- la riqualificazione ed il potenziamento di tutte le strutture pubbliche;
- il superamento della gestione monocratica da parte dei Direttori Generali delle Asl;
- il riconoscimento professionale e contrattuale degli oss e osss alla luce del loro inserimento nei reparti
- il pagamento degli arretrati del biennio economico 2004-’05.

FEDERAZIONE PUBBLICO IMPIEGO VENEZIA
ADERENTE ALLA CONFEDERAZIONE UNITARIA DI BASE (CUB)

Fonte

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