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7 Aprile 1976, Mario Salvi
Noi non dimentichiamo, noi rivendichiamo

Domenica, 7 Aprile 2013 ore 11

Piazza Mario Salvi ( ex Piazza Clemente XI°) Roma

Ieri come oggi, rivendichiamo il diritto all’insubordinazione contro le ingiustizie di questo stato che ha sempre soffocato nel sangue dei lavoratori e dei proletari le istanze di eguaglianza e libertà, per garantire i privilegi della classe dei potenti e del potere.

Rivendichiamo il diritto alla costruzione della libertà e della giustizia, perché nessuno sia mai più schiavo dell’arroganza del potere e dei potenti.

Il 7 aprile 1976, a Roma, in occasione della trattazione in Cassazione del caso Marini, per il quale è riconfermata la condanna, manifestano gli anarchici e la sinistra rivoluzionaria dinanzi al ‘Palazzaccio’ e al ministero di Grazia e giustizia.

Condannato in appello a 9 anni di reclusione, Marini era accusato di aver reagito a un assalto fascista, disarmando il giovane missino Carlo Falvella del proprio coltello e ferendolo a morte durante la colluttazione.

Il fatto era avvenuto nel luglio 1972 a Salerno, in un clima di forte tensione creato nella città dalle numerose azioni squadriste: aggressioni a militanti della sinistra, devastazioni di sedi politiche e incursioni nelle redazioni di giornali.

Marini, che nel 1975 vinse il Premio Viareggio per la poesia con il volume “E noi folli e giusti”, prima dell’arresto era impegnato in una controinchiesta su un anomalo incidente stradale che nel 1970 aveva procurato la morte di cinque anarchici calabresi, nei pressi di Roma, dove si stavano recando per consegnare alcuni documenti, mai ritrovati, sulle stragi che iniziavano a insanguinare l’Italia.

In via degli Specchi, ormai lontano dal luogo in cui erano state tirate le molotov, la guardia carceraria in borghese Domenico Velluto apre il fuoco giustiziandolo con un colpo alla nuca il giovane comunista Mario Salvi, 21 anni, militante del Comitato Proletario Zona Nord, struttura del quartiere di Primavalle impegnato nelle occupazioni delle case e nelle autoriduzione delle bollette, legato all’Autonomia Operaia.

Domenica 7 Aprile, alle ore 11,00 in Piazza Mario Salvi a Primavalle, si metterà la nuova targa in memoria del nostro compagno Mario.

 

Organizza: I compagni e le compagne di Primavalle

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