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(11 Novembre 2012) Enzo Apicella

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Nel 63 esimo anniversario della Nakba lotteremo fino al ritorno e alla liberazione

(22 Maggio 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.pflp.ps

Nel 63 esimo anniversario della Nakba lotteremo fino al ritorno e alla liberazione

foto: www.pflp.ps

Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina ha rilasciato il seguente comunicato nel 63esimo anniversario della Nakba:

Alle eroiche masse del nostro popolo, agli uomini liberi arabi protagonisti dell'ardente rivoluzione della nostra nazione, a tutte le forze democratiche e progressiste nel mondo...

Nel mezzo dell'atmosfera creata dai movimenti rivoluzionari arabi, vaste iniziative di massa stanno risvegliando la politica araba, ed in memoria di uno dei grandi crimini della storia politica- la Nakba del popolo palestinese, che è stata un catalizzatore per la causa araba e il movimento arabo fin dal secolo scorso, noi, il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina affermiamo la nostra fiera dedizione ai diritti del nostro popolo e della nostra nazione fino a tutta la Palestina storica. Noi riaffermiamo ancora una volta la nostra dedizione verso i diritti del popolo arabo palestinese a fronte dei massacri, della schiacciante macchina da guerra della distruzione e dell'imperialismo, e la complicità della cosiddetta "comunità internazionale" e nonostante la debolezza delle forze politiche ufficiali palestinesi e arabe arrivate al punto di tradire la propria terra e il proprio popolo. Noi affermiamo la nostra incrollabile fedeltà al diritto del nostro popolo al ritorno alle proprie case dalle quali è stato scacciato e alla lotta per raggiungerlo e implementare questa richiesta di giustizia a tutti i costi.

Il popolo arabo di Palestina, tutti i popoli della grande nazione araba, e tutti i democratici e progressisti nel mondo, celebrano la Nakba in questa giornata-ricordano le barbarie, il razzismo, il fascismo e la violenza del sionismo e della cospirazione e partecipazione imperialista, non solo contro il popolo palestinese ma contro tutti gli arabi. L'imperialismo ha lavorato con tutto il suo potere per far sì che si stabilisse un'entità sionista sulla terra di Palestina per rafforzare la propria abilità nel saccheggiare la ricchezza e le risorse arabe, controllare il destino della nostra nazione, ed impedire lo sviluppo e il progresso della nostra nazione, lasciandoci prede della dipendenza, del sottosviluppo e dittatura. La resistenza al progetto sionista, unendo le forze del popolo palestinese e della nazione araba, se collettiva ed unanime, raggiungerà una vittoria certa.

Nel 63 esimo anniversario della Nakba contro il nostro popolo e del progetto razzista sionista di usurpare la nostra terra, il progetto sionista rabbrividisce per terrore e paura nei confronti della sollevazione del popolo arabo e la perdita dei suoi principali alleati nel più grande stato arabo, l'eterna terra di Abdel Nasser, che ha dato prova ieri attraverso la mobilitazione del suo popolo che tutti gli anni di Camp David e di normalizzazione con l'entità sionista non sono riusciti a cancellare la memoria del popolo arabo e il suo impegno per la liberazione della Palestina. Le grida della nazione di Bouazizi in Tunisia- "Il popolo vuole liberare la Palestina"-esprimono il grido di rivolta popolare del popolo arabo, che nessuna dittatura è riuscito a sopprimere o cancellare. L'inevitabile crollo del progetto sionista è chiaro nel movimento del popolo arabo, nel movimento continuo della resistenza palestinese e libanese e nell'andare avanti della rivoluzione araba.

Ai giovani rivoluzionari arabi- noi, i giovani e il popolo di Palestina, con i nostri occhi che desiderano ardentemente di fare la nostra rivoluzione, facciamo promessa che il vessillo della Palestina araba non cadrà. Nonostante viviamo in circostanze enormemente diverse, noi troviamo in voi un barlume di speranza e di forza reale, che porta al crollo dei regimi fondati sulla debolezza e sulla complicità. L'identità araba della Palestina è più chiara che mai, e le aspirazioni collettive e ribellioni di noi, giovani arabi e palestinesi sono una scelta popolare di una generazione che si sta scuotendo dalle spalle la polvere della paura e della sconfitta per costruire e lottare per la vittoria. Ai giovani attivisti arabi- questo non è solo il tempo di ricordare la Nakba è anche il tempo di una revisione complessiva del nostro progetto nazionale e di tutta la politica fin dall'inizio della nostra rivoluzione per riformulare questo progetto basato sulle lezioni della storia e sulla nostra fede nell'abilità del popolo di sconfiggere l'ingiustizia, basato sui risultati attuali della rivoluzione e sullo sviluppo dell'identità nazionale palestinese.

Dobbiamo guardare al nostro percorso e alla nostra linea nella lunga battaglia che è da venire, stimare cosa ci è richiesto ora nelle ondate del cambiamento arabo, per sviluppare una vasta strategia nazionale di lotta che includa la ristrutturazione e la democratizzazione di tutte le istituzioni rappresentative palestinesi e per costruire la nostra resistenza, base nazionale e consenso nazionale in maniera indipendente dai dettami internazionali e derivata dagli interessi e dai bisogni del nostro popolo- per la liberazione, il ritorno, e tutte le forme di resistenza per sconfiggere l'occupante, liberare i nostri prigionieri, e implementare il diritto al ritorno, all'autodeterminazione e alla costruzione di uno stato palestinese indipendente e pienamente sovrano con Gerusalemme come capitale.

Il nemico deve riconoscere che nonostante tutti i tentativi di ottenere concessioni ufficiali palestinesi, il nostro popolo non dimenticherà mai e non accetterà mai il nostro assoggettamento ed espropriazione. Il movimento sionista è stato fautore del trasferimento forzato sistematico e della pulizia etnica attraverso tutta la Palestina per tentare di forzarci a diventare una minoranza nella nostra terra e dare luogo al cosiddetto "Stato ebraico" ma ora è disperato dovendo riconoscere che la sua futura sconfitta è inevitabile e i giorni a venire sono quelli per la nostra nazione e per il nostro popolo. Nell'anniversario della Nakba, sottolineiamo il nostro totale rigetto di qualsiasi accettazione dell'occupazione e rinnoviamo il nostro impegno verso la lotta dei martiri e dei prigionieri, di tutti i profughi nei campi e nel mondo, e ribadiamo che lotteremo combatteremo fino al ritorno di tutti i profughi e finché non saranno raggiunti i nostri diritti nazionali e storici.

Gloria ai martiri e libertà ai prigionieri- continueremo la lotta fino alla liberazione e al ritorno!

14 Maggio, 2011

Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina

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