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(Imperialismo e guerra)

No all'intervento militare imperialista nel Mali!
No alla partecipazione italiana alla guerra neocoloniale!

(19 Gennaio 2013)

Dal 10 gennaio è in corso nel Mali un intervento militare neocoloniale della Francia nella sua veste di «gendarme dell'Africa», sotto la copertura della vergognosa risoluzione 2085 approvata il 12 ottobre 2012 dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che ha legittimato questa aggressione facendo ancora una volta dell'ONU uno strumento dell'imperialismo.
Il presidente della Commisione Europea Barroso ha espresso il suo sostegno all'operazione, così come hanno fatto l'Inghilterra e la Germania.
In Italia il dimissionario governo Monti, in carica soltanto per l'ordinaria amministrazione, ha deciso anch'esso di dare il suo appoggio all'aggressione francese, in aperta violazione dell'art. 11 della nostra Costituzione. Ma incostituzionale è l'atto stesso con cui il governo ha deciso di intervenire: far partecipare l'Italia ad una guerra è «ordinaria amministrazione»? Si tratta di un fatto senza precedenti. L'Italia fornirà alle forze armate francesi in azione nel Mali un cosiddetto «supporto logistico», cioè metterà a disposizione basi aeree sul territorio italiano, droni, aerei C-130 per il trasferimento di uomini, mezzi e materiali, e «addestratori militari».
Il pretesto di questa nuova guerra? Come al solito, la «lotta contro il terrorismo», per «la
difesa della democrazia». Una menzogna che non può nascondere il carattere neocolonialista dell'intervento, il quale - come quelli già avvenuti nella Costa d'Avorio e in Libia - mira a tutelare gli interessi economici e strategici dell'imperialismo internazionale, in primo luogo di quello francese, per l'accesso alle risorse energetiche di cui è ricco l'ex impero africano (gas, petrolio, uranio, metalli preziosi…).
Hollande, che nasconde dietro una cortina fumogena “antiterrorista” i veri scopi di questa guerra, ha deciso di impegnare nel Mali alcune centinaia di militari francesi, mezzi blindati, aerei e droni. Dal 24 gennaio l'aviazione francese sta martellando con i caccia Rafale la parte settentrionale del paese. Nelle operazioni sono impegnate, oltre alle forze speciali francesi, agenti dei servizi di intelligence occidentali e soldati di alcuni paesi africani governati da fantocci dell’imperialismo. Sono entrate in azione anche unità della Legione Straniera.
«La battaglia sarà lunga», ha detto il ministro della Difesa francese Le Drian. E Hollande ha dichiarato che la guerra potrà durare «anche più di quattro mesi». L'internazionalizzazione della guerra destabilizzerà l'intera regione. Migliaia di persone stanno fuggendo dai bombardamenti e dai luoghi di combattimento. Già 15000 rifugiati e 230 000 profughi sono la conseguenza degli scontri armati.
L’intervento imperialista non risolverà gli immensi problemi economici, politici e sociali che hanno gettato nella miseria i popoli di quelle regioni, ma li peggiorerà. Su questo terreno agiscono i gruppi jihadisti (finanziati dalle monarchie reazionarie del Golfo) che hanno potuto installarsi nel Nord del paese, e minacciano altre regioni africane, solo a casa dell'immensa miseria generata dal sistema capitalista e dalla sua politica neocolonialista, di cui sono complici i regimi locali corrotti.
Piattaforma Comunista chiama alla mobilitazione contro l’intervento imperialista in Mali e appoggia fermamente i rivoluzionari e le forze democratiche e patriottiche maliane che si oppongono ad ogni intervento straniero nei loro territori e che lottano per un Mali unito, democratico e laico, in marcia verso il socialismo.
I problemi del Mali debbono essere risolti solo dal popolo maliano nel pieno esercizio
della sua sovranità e senza ingerenze straniere.
NO AL TRASFERIMENTO DI UOMINI, MEZZI E «ADDESTRATORI MILITARI»
ITALIANI NEL MALI E IN AFRICA!
NO ALLA CONCESSIONE DI BASI AEREE SUL TERRITORIO ITALIANO
PER ATTACCHI CONTRO IL MALI E ALTRE REGIONI AFRICANE!
LOTTA RIVOLUZIONARIA, IN ITALIA E NEL MONDO, CONTRO L'IMPERIALISMO!

18.1.2013

Piattaforma Comunista

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