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In soccorso alla popolazione civile

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(1 Giugno 2011) Enzo Apicella
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    LIBANO - Duro monito del Patriarca Rai ai politici libanesi: costruite il vostro Paese, invece di invischiarvi nel conflitto siriano

    (20 Maggio 2013)

    Bogotà (Agenzia Fides) - Nelle battute finali del lungo tour realizzato tra le comunità maronite dell'America Latina, il Patriarca di Antiochia dei Maroniti Boutros Bechara Rai ha rivolto un severo richiamo ai politici libanesi che non riescono a trovare un accordo per predisporre una nuova legge elettorale e far uscire il Paese dalla grave e pericolosa paralisi politico-istituzionale in cui è caduto. “Io” ha detto il Patriarca sabato 18 maggio nell'appello rilanciato a Bogotà e pervenuto all'Agenzia Fides “considero i politici libanesi responsabili davanti alla storia e alla coscienza nazionale. Se non riescono a approntare una legge elettorale degna del nostro Paese, loro provocheraranno la delusione del popolo”. Secondo il cardinale Rai “Il Libano ha bisogno di facce nuove che possano governarlo”. La perpetuazione dello stallo politico, l'impasse sulla legge elettorale e l'impossibilità di formare un nuovo governo confermerebbe che l'attuale classe politica libanese “è indegna e incapace di assumersi la leadership del Paese”.
    Parole forti sono state espresse del Patriarca maronita anche sull'atteggiamento delle diverse forze libanesi in merito al conflitto siriano: “La guerra in Siria” ha detto S. B. Rai “ha diviso i libanesi in due fazioni, una schierata con l'opposizione e l'altra col governo di Assad. Ma io affermo a alta voce che questo non è affar nostro, non dobbiamo interferire negli affari interni di nessun Paese. Dico ai politici e ai responsabili libanesi: pensate a costruire il vostro paese malridotto, invece di prendere parte alla guerra in Siria. Smettetela di giocare col destino del nostro Paese che ha dato tanto al mondo”. Il Patriarca maronita ha deplorato soprattutto la condizione dei giovani maroniti che dopo aver studiato nelle università sono spinti a emigrare dall'insicurezza e dalla precarietà che incombono sulla società libanese.
    Riguardo al tema specifico della legge elettorale - su cui soprattutto le formazioni politiche dei cristiani appaiono divise - secondo il Patriarca Rai i politici non devono perseguire il poprio tornaconto personale o settario, ma ciò che favorisce il bene comune della Nazione. Soprattutto, non si può rimanere senza governo in un frangente storico così delicato e pieno di insidie. “Io spero che questo appello entri nei cuori e nelle coscienze dei politici affinchè predispongano una legge elettorale che possa servire la dignità del Paese e del popolo libanese. In caso contrario – ha concluso il Patriarca – lascino tutti i propri posti di governo”. (GV) (20/5/2013).

    Agenzia Fides

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