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(17 Gennaio 2003)
I sindaci della consulta hanno giudicato ammissibile il referendum sull’art.18 e dunque, fra qualche mese, i cittadini,teoricamente, potranno esprimersi sull’opportunità di reintegrare i lavoratori licenziati ingiustamente anche se l’azienda ha meno di 15 dipendenti.
Sono milioni i lavoratori che non godono della legge 300 del 1970 insieme ad altri milioni di lavoratori “atipici” (interinali,cooperative,apprendisti,formazione lavoro). Tutti quanti costretti a sottostare ai ricatti e a condizioni di lavoro speso nocive e di bieco sfruttamento.
Dopo questa decisione di ammissibilità del referendum, un variegato e composito fronte, che và da Berlusconi alla confindustria, dall’Ulivo ai DS fino a CGIL-CISL-UIL lancia anatemi di stampo terroristico per scongiurare il suo svolgimento. Queste le dichiarazioni di vari personaggi politici: Maroni :”Se dovesse essere approvato il quesito, noi siamo fuori dall’Unione Europea”; Violante ,DS ; “Estendere l’art.18 significa dare un colpo pesante al sistema imprenditoriale italiano e sarebbe un danno per la maggioranza dei lavoratori”; Cofferati, da sempre contrario, :”una soluzione irrealista”; Rutelli:”pericoloso”. E non citiamo le dichiarazioni di Fassino e D’Alema….. Altro che difesa dei “diritti”!
Centro-destra e centro-sinistra , insieme a padronato e confederazioni sindacali,escludendo una minoranza della CGIL, vogliono impedire lo svolgimento di questa consultazione. La sinistra” filo-padronale è la più interessata a cassare con qualsiasi mezzo il referendum perché si vedrebbe costretta a prendere palesemente posizione contro l’estensione dell’art. 18, dopo aver millantato, per mesi ,“la difesa dei diritti dei lavoratori in modo falso e strumentale per riconquistare un consenso perduto durante i suoi governi.
Oggi, in accordo con la destra filo-padronale, sono pronti a fare una legge-truffa per impedire la votazione !
La battaglia referendaria per l ‘estensione dell’art.18 non è certo risolutiva ma politicamente rilevante per rilanciare i conflitti sindacali su un terreno più ampio di obiettivi contro i ricatti, le umiliazioni, la flessibilità e la precarietà, le morti sul lavoro e per forti aumenti salariali. Per riprenderci ciò che ci hanno rubato in questi ultimi 20 anni !
SOSTENIAMO IL REFERENDUM PER L’ESTENSIONE DELL’ART.18! UGUALI DIRITTI PER TUTTI I LAVORATORI !
IMPEDIAMO A BERLUSCONI, ALL’ULIVO, AI DS E AI SINDACATI CONFEDERALI DI FARCI SCIPPARE QUESTA CONSULTAZIONE !
S.L.A. “Pellerossa”
Cesena vicolo della stazione 52
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