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Sciopero degli statali

(28 Giugno 2003)

Almeno 200 mila ieri i dipendenti pubblici che hanno partecipato al corteo organizzato da Cgil, Cisl, Uil, per chiedere un contratto che il governo ha promesso da 18 mesi. Hanno sfilato insieme gli impiegati dei vari enti locali, i medici e tutte le altre figure professionali del comparto sanità, delle agenzie fiscali. Lo sciopero e la manifestazione riguardavano i lavoratori del pubblico impiego della sanità, degli enti locali, delle agenzie fiscali e della presidenza del consiglio, che poi sono i contratti dell'amministrazione pubblica ancora aperti, dopo la firma per i ministeriali e per la scuola.

La questione coinvolge almeno un milione e mezzo di lavoratori.

Il nodo del contendere riguarda l'accordo sottoscritto con il vicepremier Gianfranco Fini nel febbraio dello scorso anno. In quell'accordo (che stabiliva anche cifre precise) si parlava del rinnovo dei contratti di tutti i lavoratori del pubblico impiego compresi dunque anche quelli degli enti locali e della sanità che invece sono ancora aperti.

In base all'accordo con Fini i contratti della scuola e dei ministeriali hanno potuto avere aumenti medi dello 5,56%. Così per la scuola si sono ottenuti 125 euro, per i ministeriali 107, per il parastato 130. Per la sanità, gli enti locali, le agenzie fiscali e i dipendenti di palazzo Chigi l'aumento previsto si aggira invece intorno al 4,30%, ovvero meno di 90 euro, meno dei metalmeccanici, contratto che la Fiom ha giudicato insufficiente.

Centro di documentazione e lotta - Roma