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Giovani Comunisti Uniti: resoconto incontro del 26 Giugno a Roma

(5 Luglio 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.comunistiuniti.it



Sabato 26 giugno a Roma nella sede dell’ex Rdb in via Giolitti 231 si è tenuto un primo momento di confronto tra i giovani firmatari dell’Appello Comunisti Uniti 2.0. Erano presenti membri delle giovanili di Prc e Pdci provenienti da varie regioni d’Italia come Veneto, Toscana e Lazio, e altri compagni che in passato hanno avuto tessere di questi due Partiti, così come compagni che non hanno mai avuto un’esperienza all’interno dei partiti esistenti. Compagni del Prc e Pdci e della diaspora, dunque, acccumunati dall’esperienza dell’Appello e uniti nella necessità di rappresentare anche a livello giovanile il bisogno della ricostruzione di un’organizzazione di classe utile ai giovani e a tutti i lavoratori.
Hanno inoltre ritenuto di intervenire all’incontro compagni rappresentanti delle giovanili del Prc e del Pdci ai massimi livelli, con la presenza e l’intervento del compagno Simone Oggionni, coordinatore nazionale dei Giovani Comunisti. Per la giovanile romana gc era presente il compagno Danilo Borrelli. Per la Fgci, della segreteria nazionale, è intervenuto il compagno veneto Alessandro Squizzato. Della Fgci romana è intervenuto il compagno Andrea Urbani. Erano presenti in tutto 16 compagni.

Non hanno potuto essere presenti altri compagni di Rifondazione comunista delle Marche, della Fgci toscana, e compagni del circolo estero spagnolo di Rifondazione Comunista, ma che ci hanno inviato interventi scritti di sostegno all’iniziativa.
Il dibattito si è sviluppato sui temi della necessità della ricostruzione di un Partito che sappia tenere insieme i bisogni sociali e la rappresentanza politica nella prospettiva del superamento del sistema capitalista. Si è discusso molto di quali elementi delle organizzazioni esistenti non vanno e potrebbero essere migliorati. Si è insomma discusso, da un punto di vista delle necessità e di ciò che si aspetta un giovane da un’organizzazione politica in cui rispecchiarsi, del “Partito che vogliamo”. Sì è discusso delle vertenze del mondo del lavoro, in primis di Pomigliano, e della risposta che quella realtà operaia è stata in grado di dare nonostante le pressioni subite, il ricatto della perdita del posto di lavoro, la campagna a tappeto di tutti i mezzi di informazione tesi ad assicurare una schiacciante vittoria del sì.
Si è inoltre cercato di dare delle linee di sviluppo per la ripresa dell’attività politica del prossimo autunno nel mondo della Scuola, dell’Università e della cultura, sottoposte alle spallate del Governo volte a minarne definitivamente le fondamenta.
Sempre tenendo insieme i due temi principali di interesse per i giovani sotto i 30 anni, ovvero il mondo dell’istruzione e quello dell’ingresso nel mondo del lavoro e dunque delle sue condizioni.
In risposta ad una sollecitazione del compagno Oggionni, si è riconfermato che l’iniziativa politica portata avanti da Comunisti Uniti è volta alla ricostruzione di un Partito che tenga insieme Prc, Pdci e la vasta diaspora comunista e che dunque non è rivolta contro le organizzazioni esistenti ma che è inclusiva, e che cerca di elaborare delle linee di indirizzo politico in grado di tenere insieme questi tre elementi principali. Anzi si è apprezzato come elementi che vanno nella giusta direzione i tentativi delle due giovanili di portare avanti iniziative politiche unitarie(nonché esperienze come il prossimo campeggio estivo unitario) e l’idea stessa di una giovanile comune, in modo da creare pressione sugli organi nazionali dei due Partiti per spingerli nella direzione dell’ unificazione di Prc e Pdci in un’unica organizzazione.
In questo ambito, in risposta ad un invito di Oggionni e Spizzuto, si è pensato di prevedere un intervento dei compagni impegnati nell’esperienza di Comunisti Uniti in un dibattito al campeggio nazionale unitario di Prc e Pdci che si terrà a Sapri il prossimo Agosto, come utile elemento di confronto.
Inoltre sì è anche ritenuto di affrontare, nell’ambito di un primo momento di discussione e di impostazione dell’indirizzo politico, temi più generali quali la tattica politica e il tema delle alleanze elettorali.

La grande maggioranza dei compagni presenti, con l’eccezione dei rappresentanti nazionali delle due giovanili, si è espressa sull’erroneità nella fase contingente di scelte che hanno portato, anche alle ultime elezioni regionali, i due Partiti a stringere alleanze elettorali con il Partito Democratico e il Centrosinistra.

Si è riflettuto collettivamente sul meccanismo ,ripetuto in passato e nel presente nelle scelte politiche dei due Partiti, che ha dato vita alleanze elettorali all’interno di coalizioni egemonizzate da un Partito, il PD, che ha rapporti con i poteri forti(imprenditori, costruttori, banche e finanzieri, ecc...) non dissimili da quelli intrattenuti con essi dal PDL, e che attua politiche rispondenti ai bisogni di questi gruppi e della borghesia in generale, piuttosto che della collettività. E di come quest’alleanza abbia trascinato con sé, tramite le politiche cui ha dato seguito, l’immagine e la credibilità di fronte ai lavoratori dei nostri Partiti, danneggiando gravemente il legame con il nostro blocco sociale di riferimento e rendendoli corresponsabili di scelte che ci danneggiano tutti.

Rispetto ad una prospettiva del genere è emersa dalla grande maggioranza degli interventi un’istanza tesa alla riaffermazione dell’autonomia politica dei comunisti a tutti i livelli, da ricostruire insieme e parallelamente al legame con il nostro blocco sociale.

Vista la ristrettezza dei tempi si è deciso di attivare una mailing list nazionale per integrare il documento politico di partenza(la lettera di convocazione era nata in realtà come appello giovanile e quindi conteneva già delle linee di indirizzo politico che sono state riconfermate dal dibattito)con altri temi emersi dagli interventi, in modo da arricchirne le linee programmatiche e le proposte per la ripresa autunnale delle mobilitazioni.

Inoltre per meglio comunicare le iniziative e rimanere in contatto si utilizzeranno i gruppi su Faceboook “FGCI e GC uniti subito!” e “Giovani Comunisti Uniti”.

Il dibattito e il confronto dunque continueranno nelle prossime settimane in modo da produrre il documento in versione finale e pianificare nuovi momenti di incontro, in cui discutere in che modo portare avanti iniziative che spingano nella direzione dell’unità di tutti i comunisti ovunque collocati.

www.comunistiuniti.it

Fonte

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