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(14 Agosto 2010)
anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.operaicontro.it
OLBIA Mille manifestanti appartenenti al Movimento dei pastori sardi hanno paralizzato questa mattina per circa 3 ore l'aeroporto di Olbia Costa Smeralda. La protesta è nata dopo un'assemblea degli allevatori che si è svolta in città, sul sagrato della chiesa della Sacra Famiglia. E' la terza azione di protesta nel giro di un mese: in precedenza erano stati occupati l'aeroporto di Cagliari e la superstrada Carlo Felice che collega il nord con il sud sardegna. I manifestanti hanno chiesto alla regione misure urgenti di sostegno per un settore in grave crisi.
Il corteo di manifestanti, guidato dal leader del movimento Felice Floris, si è diretto verso lo scalo presidiato da carabinieri e polizia in assetto antisommossa.
Gli allevatori si sono divisi in tre tronconi: uno ha bloccato l'accesso alle partenze, il secondo si è posizionato davanti agli arrivi, il terzo all'ingresso dell'area vip. Le auto dei passeggeri sono state fatte fermare a circa 300 metri dagli arrivi: turisti e viaggiatori hanno dovuto raggiungere a piedi l'aerostazione.
Momenti di tensione quando il leader del partito indipendentista Sardigna Natzione, Bustianu Cumpostu, è stato schiaffeggiato da una passeggera esasperata dal blocco dello scalo. La donna avrebbe tentato di strappare la macchina fotografica a Cumpostu che per tutta risposta ha dato un morso alla donna che ha reagito schiaffeggiando il leader politico.
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