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(22 Febbraio 2009) Enzo Apicella

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(Lotte operaie nella crisi)

Operai e pastori uniti nella lotta

(19 Agosto 2010)

Il partito comunista dei lavoratori sostiene la lotta dei pastori sardi e, già dall’occupazione dell’aeroporto di Olbia, partecipa alle loro mobilitazioni.
Pastori e contadini sono un alleato naturale del proletariato sardo. Entrambe queste classi combattono contro lo stesso nemico: il capitalista. Infatti, il capitalista che, nella forma dell’industriale lattiero-caseario e alimentare, si appropria del valore prodotto dagli operai delle industrie di trasformazione in cambio di un misero salario è lo stesso che sfrutta il pastore e il contadino imponendogli prezzi stracciati per l’acquisto del latte e delle altre materie prime agricole.
Il capitalista che nella forma del banchiere usuraio strozza l’operaio, costretto a indebitarsi per compensare alla miseria del proprio salario, è lo stesso che opprime il pastore e il contadino costretti anche loro a indebitarsi dall’industriale e dal grande commerciante. Tutto ciò accade perché i capitalisti concentrano nelle loro mani tutti i mezzi di produzione, distribuzione e le banche stesse imponendo, con questo monopolio, la propria dittatura economica e condizioni di sfruttamento a operai e produttori agricoli.
A ciò s’aggiunge la devastante crisi del capitalismo in corso, con le sue conseguenze catastrofiche. Interi settori della produzione sono distrutti in tutta Europa e nel resto del mondo, provocando il licenziamento di milioni di lavoratori e la rovina di decine di migliaia di aziende famigliari e di piccoli proprietari agricoli. In questo modo i capitalisti continuano ad arricchirsi concentrando nelle proprie mani, tramite le ipoteche e i mutui bancari, le proprietà dei pastori e dei contadini finiti sul lastrico. Ciò che avviene in Sardegna non è che il riflesso di un processo internazionale.
Mentre i politicanti di centro-destra e centro-sinistra, essendo asserviti al grande capitale, di fronte alla crisi balbettano e non sanno più cosa dire, il PCL invita gli operai e i pastori sardi a fare propria la parola d’ordine internazionale: La crisi la paghino i capitalisti!

Per questo proponiamo:
1) L’imposizione di un prezzo minimo del latte periodicamente adeguato all’inflazione reale, i cui costi siano pagati interamente dal profitto dei capitalisti, senza gravare in alcun modo sui consumatori!
2) La cancellazione immediata di tutti i debiti delle famiglie dei lavoratori salariati, dei pastori e degli agricoltori!
3) La nazionalizzazione (regionalizzazione) senza indennizzo dell’intera industria di trasformazione e distribuzione agroalimentare sarda sotto il controllo e la gestione democratica dei lavoratori sardi per eliminare ogni profitto e sfruttamento da parte dei capitalisti!
4) La nazionalizzazione (regionalizzazione) dell’intero sistema bancario e creditizio sardo sotto controllo democratico dei lavoratori sardi a garanzia della cancellazione dei debiti e per sottrarlo, definitivamente, al controllo dei capitalisti, sottomettendolo così alle esigenze della pianificazione economica della produzione al servizio dei bisogni di tutti!
5) L’unificazione di tutte le lotte in corso in Sardegna: dai pastori e agricoltori agli operai dell’industria (chimici, tessili, Euralluminia, edili ecc), ai lavoratori degli ospedali e della scuola, con la convocazione di una assemblea regionale di delegati di tutte le lotte che stili una piattaforma comune e organizzi entro il prossimo settembre una mobilitazione generale per marciare sulla Regione Sarda.
6) La cacciata della giunta dell’indagato Ugo Cappellacci asservita, come lo scandalo dell’eolico dimostra, agli interessi della borghesia compradora sarda e dei suoi prinzipales continentali, e la costituzione di un governo dei lavoratori!

Facciamo appello all’unita dei lavoratori salariati, pastori e agricoltori sardi con tutti i lavoratori dello Stato italiano e d’Europa per un fronte unico comune che rovesci l’Unione Europea, e i suoi governi borghesi nazionali, strumenti di sfruttamento, ladrocinio e oppressione del Grande Capitale, sostituendoli con una federazione socialista di tutti i popoli d’Europa: gli Stati Uniti Socialisti d’Europa!

Gherra, gherra a s’egoismu, et gherra a sos oppressores!”

Coordinamento regionale sardo del Partito Comunista dei Lavoratori

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