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'Rimborsopoli' a Roma: come raddoppiarsi lo stipendio ai tempi della crisi...

(5 Gennaio 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

foto: www.radiocittaperta.it

05-01-2011/12:44 --- Continui scandali della gestione Alemanno. Mentre è ancora nel vivo lo scandalo ‘parentopoli’ nelle municipalizzate ora il Comune di Roma è nel mirino degli inquirenti per i soldi sborsati ai consiglieri dell’Aula Giulio Cesare.
In pratica il Comune di Roma ha sborsato rimborsi d’oro alle aziende private come risarcimento per aver ‘concesso’ alla politica, i consiglieri che prima della nomina svolgevano lavori privati.
Il meccanismo di risarcimento è effettivamente previsto dal testo unico degli enti locali, naturalmente però la gestione capitolina si distingue.
Infatti, anche chi entrava in consiglio comunale senza un contratto da lavoro dipendente, nel giro di breve tempo risultava assunto e con lauti stipendi.
Quindi tutti tranquilli, tanto alla cassa passa il Campidoglio.
Certamente poi alcune retribuzioni spiccano più di altre: si parla per esempio del consigliere Pdl Federico Mollicone, ex missino, ex art director di Alleanza Nazionale, dal 2008 misteriosamente assunto, nonostante i suoi impegni politici e istituzionali, dalla ‘Italiana servizi comparto sanità.
Il primo rimborso per Mollicone ammonta a quasi ottomila euro, poi altri 15 mila poi altri 8 mila.
Strano però che questa ‘Italiana servizi comparto sanità’ non risulti neppure dichiarata al registro delle imprese ma risulta legata al gruppo familiare dei Giolitti (proprietari della nota catena di ristorazione della capitale) con cui Mollicone-che è anche presidente della Commissione cultura di Roma capitale- è stato più volte ritratto. E’ a lui che si deve infatti l’inserimento dei bar della famiglia Giolitti nella lista dei ‘negozi storici d’eccellenza’.
Non è solo, il consigliere Mollicone, nella corsa al rimborso: meglio ha saputo fare Giorgio Ciardi (che è delegato alla sicurezza) e che risulta assunto dal ‘Gruppo Generali Servizi’, di cui è proprietario Massimo Piccolo che è il fratello di Samuele Piccolo, che è il big delle preferenze alle ultime elezioni.
Ma il bello, diciamo così, sono le reazioni.
In un’incredibile intervista all’edizione romana del Corriere della Sera, Mollicone dichiara ‘I gettoni di presenza non bastano, non consiglieri siamo pagati poco e andrebbero aumentate le indennità, altrimenti siamo costretti a cercare un altro lavoro’.
Alla voce: come raddoppiare lo stipendio in tempi di crisi. A spese del contribuente.

Francesca Mannocchi, Radio Città Aperta