">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

Dignità operaia

Dignità operaia

(9 Marzo 2012) Enzo Apicella
Oggi sciopero generale dei metalmeccanici convocato dalla Fiom e manifestazione nazionale a Roma

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

APPUNTAMENTI
(Capitale e lavoro)

SITI WEB
(Capitale e lavoro)

Capitale e lavoro:: Altre notizie

8 marzo: niente da festeggiare!

(7 Marzo 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

8 marzo: niente da festeggiare!

foto: www.radiocittaperta.it

07-03-2011/14:09 --- Nell’agosto del 1907 si tenne la prima Conferenza internazionale delle donne socialiste, l’anno seguente negli Stati Uniti la rivista The Socialist Woman, organizzò una conferenza che fu chiamata «Woman’s Day», il giorno della donna. Il lunghissimo sciopero, che vide protagoniste più di 20.000 camiciaie newyorkesi, durato dal 22 novembre 1908 al 15 febbraio 1909, fu considerato, nel Woman's Day tenuto a New York il successivo 27 febbraio, come una manifestazione che univa le rivendicazioni sindacali a quelle politiche relative al riconoscimento del diritto di voto femminile. In alcuni paesi europei - Germania, Austria, Svizzera e Danimarca - la giornata della donna si tenne per la prima volta il 19 marzo 1911 su scelta del Segretariato internazionale delle donne socialiste. Secondo la testimonianza di Aleksandra Kollontaj, quella data fu scelta perché, in Germania, «il 19 marzo 1848 durante la rivoluzione il re di Prussia dovette per la prima volta riconoscere la potenza di un popolo armato e cedere davanti alla minaccia di una rivolta proletaria. Tra le molte promesse che fece allora e che in seguito dimenticò, figurava il riconoscimento del diritto di voto alle donne». In Francia la manifestazione si tenne il 18 marzo 1911, data in cui cadeva il quarantennale della Comune di Parigi. Le celebrazioni furono interrotte dalla Prima guerra mondiale in tutti i paesi belligeranti, finché a San Pietroburgo, l'8 marzo 1917 - il 23 febbraio secondo il calendario giuliano allora in vigore in Russia - le donne della capitale guidarono una grande manifestazione che rivendicava la fine della guerra. Il 14 giugno 1921 la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste, tenuta a Mosca una settimana prima dell’apertura del III congresso dell’Internazionale comunista, fissò all'8 marzo la «Giornata internazionale dell'operaia». In Italia la Giornata internazionale della donna fu tenuta per la prima volta nel 1922, per iniziativa del Partito comunista d'Italia.

Giornata di lotta dunque, come ben sanno le donne che parteciperanno domani mattina all’Assemblea cittadina delle donne indetta dalla USB: “rimettere al centro dell’attenzione il rapporto donna-lavoro” si legge nel comunicato dell’Unione sindacale di base “partiamo da lì per parlare di donne licenziate perché aspettano un figlio, della pratica delle dimissioni in bianco, di un precariato che colpisce le donne in maniera molto più forte rispetto all’universo maschile, di salari più bassi a parità di condizioni lavorative. Partiamo da lì perché non è più tempo di delegare, è tempo di agire.”

Domani sera poi, una manifestazione partirà alle 18 dalla Bocca della Verità per arrivare a Campo de’ Fiori con la parola d’ordine Riprendiamoci le nostre vite indecorose e libere, il comitato promotore scrive: “vogliamo rimettere al centro la questione della redistribuzione delle ricchezze: tra chi fa profitti e chi sta pagando questa crisi. Vogliamo contestare chi mette in discussione la nostra autodeterminazione saturando le strutture pubbliche di obiettori di coscienza e sostenendo la privatizzazione delle strutture sanitarie come i consultori”.

Intanto, proprio a pochi giorni dall’8 marzo, un’altra donna è stata violentata a Roma; questa volta la violenza ha fatto scalpore visto che è avvenuta all’interno di una caserma dei carabinieri.
Sabato scorso un corteo ha sfilato sotto la caserma del Quadraro dove dieci giorni prima era avvenuto lo stupro, “Meglio insicure che violentate”, era lo slogan della manifestazione.
Tre carabinieri e un vigile urbano sono stati denunciati dalla giovane donna, allucinanti le giustificazioni degli appartenenti alle “forze dell’ordine” secondo i quali la donna era consenziente, come se una detenuta fosse nelle stesse condizioni dei carcerieri. Dopo le pressioni dell’opinione pubblica i tre carabinieri sono stati sospesi, ma non il vigile urbano che quella sera era fuori servizio e quindi un privato cittadino, come dice il comandante generale dei vigili di Roma Andrea Giuliani.
“Ho parlato -ha detto ieri il sindaco Gianni Alemanno- con il comandante generale della Polizia Municipale, Angelo Giuliani, il quale mi ha garantito che i provvedimenti che saranno presi nei confronti del Vigile rimasto coinvolto nei fatti del Quadraro, saranno in linea con la fermezza che tutta l'Amministrazione Capitolina si è data nei confronti di qualsiasi forma di violenza contro le donne”. Chissà, magari lo mandano a letto senza cena.

Grazia Orsati, Radio Città Aperta

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie dell'autore «Radio Città Aperta - Roma»

2964