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Calabria. I Precari sul tetto del Consiglio regionale

(11 Luglio 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in confederazione.usb.it

Calabria. I Precari sul tetto del Consiglio regionale

foto: confederazione.usb.it

Reggio Calabria – lunedì, 11 luglio 2011 Continua l’occupazione dei precari Lsu-Lpu del Consiglio regionale della Calabria

L’unica risposta giunta finora a quei lavoratori precari che con la loro protesta chiedono risposte concrete per il proprio futuro, sono state le intemperanze del Presidente della giunta Scopelliti che ha avuto un alterco con gli occupanti, in seguito al quale uno dei protagonisti della protesta ha avuto un malore ed è stato portato in ospedale.

Da dicembre USB chiede che venga aperto un tavolo che affronti le questioni inerenti il lavoro in Calabria, a partire dalla drammatica situazione dei lavoratori precari, in un momento in cui la crisi attanaglia il Paese e acuisce i problemi storici del territorio. Nonostante la continua perdita di posti di lavoro determinata dalla chiusura di importanti realtà produttive come il Porto di Gioia Tauro, fino ai tantissimi Call Center che, pur rappresentando il massimo della precarietà, in questi mesi stanno chiudendo, la regione non trova il tempo per affrontare questa drammatica situazione, ma riesce invece a trovare tempo e risorse per candidarsi ad ospitare Miss Italia nel mondo.

“La situazione calabrese è emblematica di quanto sta accadendo in tutta Italia. Prima il Lazio, poi la Calabria, domani toccherà a qualche altro territorio.” Dichiara Cristiano Fiorentini del Coordinamento Nazionale Confederale di USB “Ormai la questione della precarietà sta esplodendo in tutto il Paese. La parte peggiore dell’Italia ha deciso di andare a chiedere conto a chi governa e, giorno dopo giorno, continua a rubare il futuro ad intere generazioni. L’assenza di risposte nei confronti di rivendicazioni più che legittime da parte di chi ha responsabilità di Governo, sia nazionale che regionale, preoccupa soprattutto perché indicativa di come si pensa di affrontare la crisi.”

“USB continuerà” conclude il dirigente sindacale “ad essere protagonista nella lotta contro la precarietà e a difendere i diritti di tutte le componenti sociali che, pur non avendo responsabilità rispetto alla crisi, ne pagano il prezzo più alto.”
Prossimo appuntamento lo sciopero nazionale del Pubblico Impiego del 15 luglio prossimo.

Comunicato della Federazione USB Calabria

Precari Lsu-Lpu asserragliati sul balcone del Consiglio Regionale della Calabria

Sette lavoratori precari Lsu-Lpu calabresi, aderenti alla USB (Unione Sindacale di Base), sono asserragliati, da questa mattina, su un balcone di Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale della Calabria.

I lavoratori, sostenuti da un altro centinaio di precari e dai dirigenti regionali della USB Calabria, sono riusciti questa mattina a raggiungere un balcone dell’edificio, per protestare contro le tante promesse inutili fatte sinora dal Presidente della Giunta Scopelliti e dai suoi Assessori. Infatti, da molti mesi ormai, i precari della nostra regione stanno attendendo invano che venga convocato, secondo gli impegni assunti, un tavolo nazionale, che veda riuniti i Ministeri dell’Economia, quello del Lavoro, la Giunta Regionale, l’Anci (Associazione dei sindaci) e i sindacati, USB in testa, per ottenere la stabilizzazione per tutti i lavoratori; questo sinora non si è concretizzato, a dimostrazione dello scarso interesse verso il mondo dei precari, definiti da un Ministro della Repubblica “la parte peggiore del Paese”.

La USB sta, senza alcun dubbio, con questa “parte peggiore”, quella, cioè, che garantisce il funzionamento quotidiano degli Enti presso cui lavorano, dove sono diventati indispensabili, e che continuano a lavorare con grande impegno e professionalità, anche senza alcuna garanzia per il proprio futuro, senza avere i contributi e senza potersi costruire un proprio domani.

Così come appare incerto il futuro per tutto il mondo del lavoro calabrese, con aziende che chiudono, con il Porto di Gioia Tauro sempre più in crisi e con la mancanza di una seria politica di investimenti da parte della classe politica regionale. Altrettanti disagi vivono i lavoratori del settore pubblico impiego, per il quale non a caso la USB ha indetto per il prossimo 15 luglio uno sciopero delle ultime due ore dei turni di servizio.

I lavoratori lsu-lpu, ormai disposti a tutto, sono più che mai determinati a rimanere sul balcone di Palazzo Campanella e, non essendo più disponibili ad accettare fumose promesse, continueranno fino raggiungimento di risultati concreti.

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Aggiornamento ore 17 dalla Federazione USB Calabria

I Lavoratori ancora più determinati, dopo l’incontro con Scopelliti

Si è svolto senza alcun risultato l’incontro tra il Presidente della Giunta Regionale Scopelliti e i lavoratori che da questa mattina stanno asserragliati su un balcone all’ultimo piano di Palazzo Campanella, sede del Consiglio Regionale della Calabria.
La protesta è nata a seguito di una manifestazione dei precari Lsu-Lpu, indetta da USB Calabria per oggi, in occasione della prevista seduta del Consiglio Regionale.
Il Governatore Scopelliti, salito fino all’ultimo piano per parlare con i lavoratori in protesta, ha arrogantemente affermato di non poter fare nulla per risolvere il problema che investe oltre 5 mila precari, che da più di 15 anni attendono di essere stabilizzati, rimanendo assolutamente insensibile di fronte alla giuste rimostranze dei lavoratori.
Tutto ciò ci sembra assurdo e sembrerebbe confermare che il Governatore sino ad oggi abbia solo preso in giro tutti, visto che nei mesi scorsi più volte ha assunto impegni precisi nei confronti dei lavoratori e di USB, per una soluzione positiva della vertenza che va avanti da molti anni.
Gli impegni assunti da Scopelliti e dai suoi assessori regionali, prevedeva l’istituzione di un tavolo regionale composto dal Ministero dell’Economia, da quello del Lavoro, dalla Regione Calabria, dai rappresentanti dei Comuni e da USB, per studiare assieme come affrontare il problema che in altre regioni, Campania e Sicilia, è stato recentemente affrontato allo stesso modo e risolto.
Questo tavolo non è stato mai attivato e, dalla risposta data oggi ai lavoratori, è facile pensare che la regione Calabria non lo abbia neanche mai richiesto!
La tensione dei momenti seguiti alla risposta sconcertante del Presidente della Giunta, ha creato ulteriore tensione, al punto che un dirigente del nostro sindacato è stato colto da malore e accompagnato in ospedale dall’ambulanza.
Quello che emerge, in modo indiscutibile, è che la Giunta della nostra Regione, a differenza di altre, non ha alcun filo diretto con la politica nazionale e non è in grado, quindi, di essere ascoltata in occasione di emergenze come quella che sta vivendo l’economia calabrese.
Nel frattempo, oltre cento lavoratori continuano a sostare sotto il palazzo della regione, mentre tutto il mondo del lavoro calabrese, sia pubblico che privato sta portando la solidarietà ai lavoratori che stanno protestando sul balcone.
Assenti eccellenti in questa vicenda, sono stati sinora, i politici calabresi, che salvo una sola eccezione, pur essendo all’interno del Palazzo per la seduta del Consiglio, hanno scientemente ignorato la protesta.
I lavoratori intanto, si stanno preparando ad affrontare la prima notte all’aperto.

I LAVORATORI SONO STANCHE DI ESSERE STATI PRESI IN GIRO A LUNGO, PER CUI ORA SONO DISPOSTI AD ANDARE AVANTI AD OLTRANZA!

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11 luglio 2011 - Adnkronos

LAVORO: OPERAI SU TETTO SEDE CONSIGLIO
REGIONALE CALABRIA, CHIUSURA DA ISTITUZIONI


Reggio Calabria, 11 lug. - (Adnkronos) - Sono ancora sul tetto di palazzo Campanella e non hanno intenzione di scendere i lavoratori precari che oggi hanno protestato nella sede del Consiglio regionale (in sette sono sul tetto, altri hanno inscenato un sit-in sulle gradinate) contro la mancata istituzione di un tavolo nazionale sulla loro situazione. Questa mattina alcuni lavoratori e i sindacalisti dell'Usb che hanno promosso la protesta hanno avuto un incontro con il governatore Giuseppe Scopelliti. Toni aspri e la delusione dei manifestanti. «Abbiamo riscontrato -riporta Aurelio Monte dell'Usb regionale- la chiusura totale delle istituzioni nei nostri confronti. Sono stati disattesi gli impegni assunti nel dicembre dello scorso anno, quando avevamo occupato la sala del Consiglio regionale. Il presidente Scopelliti ci aveva promesso la convocazione del tavolo nazionale per il mese di febbraio o marzo, invece oggi ha detto che il governo nazionale si rifiuta di incontrare la Regione e i lavoratori su questa problematica. Non capisco -aggiunge- se si tratta di un governo amico, come mai al Lazio e alla Campania sono stati concessi i tavoli e a noi no». Oggi si è svolta a palazzo Campanella una seduta del Consiglio regionale per discutere, tra gli altri punti, della manovra finanziaria. «Nessun consigliere, tranne Antonino De Gaetano che è sceso a parlare con noi, ci ha espresso solidarietà. Negli ultimi mesi -prosegue Monte- in Calabria si sono persi tantissimi posti di lavoro, non ultimi quelli di Gioia Tauro, eppure nessun commento è arrivato dai rappresentanti dei partiti. Questa -conclude con amarezza- è la nostra classe politica».

Precari protestano sul terrazzo del palazzo del Consiglio regionale della Calabria

Reggio Calabria, 11 lug. (Adnkronos) - E' in corso da questa mattina una protesta dei lavoratori precari indetta dall'Unione sindacale di base a Reggio Calabria. Sette lavoratori sono saliti sul terrazzo della sede del consiglio regionale, nel giorno in cui a Palazzo Campanella e' stata convocata l'assise per discutere la manovra finanziaria. I precari lamentano il mancato rispetto della convocazione di un tavolo nazionale a Roma tra il ministero delle Finanze, quello del Lavoro, l'Anci, la Regione Calabria e i sindacati. "Dopo quasi un anno - lamenta l'Usb - non abbiamo visto niente". La protesta "andra' avanti finche' non avremo una risposta" promettono i precari. "Siamo stanchi di aspettare. Mentre la Regione - concludono - spende soldi banalmente, oltre 5.000 lavoratori aspettano da anni il rispetto degli accordi e degli impegni assunti". La protesta si sta svolgendo pacificamente, sotto il controllo delle forze dell'ordine.

11 luglio 2011 - Ansa

LAVORO:CALABRIA;LAVORATORI SU TETTO SEDE CONSIGLIO REGIONALE
PROTESTA LSU-LPU CHE CHIEDONO TAVOLO PER STABILIZZAZIONE


Reggio Calabria, 11 lug. (Ansa) - Sette lavoratori precari Lsu-Lpu, tra cui una donna e un dirigente del sindacato Usb, sono saliti a Reggio Calabria sul tetto della sede del Consiglio regionale della Calabria. I lavoratori chiedono l'apertura di un "tavolo tecnico" tra la Regione Calabria e il Governo nazionale per giungere alla stabilizzazione dei 5.400 lavoratori precari calabresi e, in mancanza di impegni concreti si dicono indisponibili a interrompere la loro protesta. "Dopo l'occupazione della sala del Consiglio regionale del dicembre scorso - afferma Aurelio Monte, una delle persone salite sul tetto dell'edificio - niente è stato fatto. A tutt'oggi il tavolo tecnico che ci era stato promesso non è stato mai avviato. Siamo stanchi di essere presi in giro".

11 luglio 2011 - Agi

LAVORO: SIT-IN PRECARI A REGGIO, "BASTA FALSE PROMESSE"

(AGI) - Reggio Calabria, 11 lug.- E' in atto una protesta dei lavoratori Socialmente utili e di Pubblica utilita' che per questa mattina, organizzato dall'Unione Sindacale di Base della Calabria, hanno indetto un sit - in davanti alla sede del Consiglio regionale in coincidenza con la seduta dell'assemblea legislativa calabrese. Otto manifestanti, attraverso un'impalcatura, sono saliti su un terrazzo di palazzo Campanella. Sul posto, intanto, continuano ad arrivare le delegazioni di LSU - LPU partite da vari centri della regione.
In un volantino, nel quale vengono indicate le ragioni della loro protesta, i lavoratori sottolineano che, questa volta, "non si lasceranno convincere da false promesse e continueranno le proteste a oltranza fini al raggiungimento risultativo concreti". Sono diverse migliaia i lavoratori di questo bacino che attendono la stabilizzazione.

11 luglio 2011 - Il Giornale di Calabria

Protesta dei precari: "Baste false promesse"
Manifestazione davanti la sede del Consiglio regionale
Un gruppo di lavoratori si è barricato su un balcone di palazzo Campanella


REGGIO CALABRIA - Si è svolto senza alcun risultato l’incontro tra il Presidente della Giunta regionale Scopelliti e i lavoratori che da lunedì mattina stanno asserragliati su un balcone all’ultimo piano di Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale della Calabria. A darne notizia è un comunicato dell’Unione Sindacale di Base. "La protesta - si legge - è nata a seguito di una manifestazione dei precari Lsu-Lpu, indetta da USB Calabria per oggi, in occasione della prevista seduta del Consiglio Regionale. Il Governatore Scopelliti, salito fino all’ultimo piano per parlare con i lavoratori in protesta, ha arrogantemente affermato - secondo i lavoratori - di non poter fare nulla per risolvere il problema che investe oltre 5 mila precari, che da più di 15 anni attendono di essere stabilizzati, rimanendo assolutamente insensibile di fronte alle giuste rimostranze dei lavoratori. Tutto ciò - scrive l’Usb - ci sembra assurdo e sembrerebbe confermare che il Governatore sino ad oggi abbia solo preso in giro tutti, visto che nei mesi scorsi più volte ha assunto impegni precisi nei confronti dei lavoratori e di USB, per una soluzione positiva della vertenza che va avanti da molti anni. Gli impegni assunti da Scopelliti e dai suoi assessori regionali, - scrive il sindacato - prevedeva l’istituzione di un tavolo regionale composto dal Ministero dell’Economia, da quello del Lavoro, dalla Regione Calabria, dai rappresentanti dei Comuni e da USB, per studiare assieme come affrontare il problema che in altre regioni, Campania e Sicilia, è stato recentemente affrontato allo stesso modo e risolto. Questo tavolo non è stato mai attivato e, dalla risposta data ai lavoratori, è facile pensare che la regione Calabria non lo abbia neanche mai richiesto! La tensione dei momenti seguiti alla risposta sconcertante del Presidente della Giunta, ha creato ulteriore tensione, al punto che un dirigente del nostro sindacato è stato colto da malore e accompagnato in ospedale dall’ambulanza. Quello che emerge - secondo i dimostranti - , in modo indiscutibile, è che la Giunta della nostra regione, a differenza di altre, non ha alcun filo diretto con la politica nazionale e non è in grado, quindi, di essere ascoltata in occasione di emergenze come quella che sta vivendo l’economia calabrese. Nel frattempo, oltre cento lavoratori continuano a sostare sotto il palazzo della Regione, mentre tutto il mondo del lavoro calabrese, sia pubblico che privato sta portando la solidarietà ai lavoratori che stanno protestando sul balcone. Assenti eccellenti in questa vicenda, sono stati sinora, i politici calabresi, che salvo una sola eccezione, pur essendo all’interno del Palazzo per la seduta del Consiglio, hanno scientemente ignorato la protesta. I lavoratori intanto, si stanno preparando ad affrontare la prima notte all’aperto".

Trovata una soluzione per gli stagisti
La Giunta regionale è riuscita a reperire le risorse
per l’utilizzo dal prossimo mese di settembre fino al 31 agosto del 2012


REGGIO CALABRIA - È stata trovata una soluzione al problema degli stagisti della Regione Calabria. La Giunta regionale, come è stato ricordato nel corso di una conferenza stampa, è riuscita a reperire le risorse per l’utilizzo degli stagisti dal prossimo mese di settembre fino al 31 agosto del 2012. Dei tre milioni e seicentosettanta mila euro, due milioni e cento ventimila euro saranno recuperati nell’assestamento di bilancio di cui il Consiglio regionale si occuperà nella seduta appena iniziata, il resto graverà sul bilancio dell’ente del prossimo anno. Alla conferenza stampa, convocata dal governatore Giuseppe Scopelliti, hanno preso parte anche il presidente del Consiglio Francesco Talarico, l’assessore al Bilancio Giacomo Mancini e componenti l’Ufficio di presidenza di palazzo Campanella. "È facile dire che questi ragazzi sono molto bravi ed utili se è poi la Regione a pagare quasi 4 milioni di euro ogni anno per arricchire le amministrazioni locali", ha detto il Governatore a margine della conferenza stampa. "Io credo - ha aggiunto - che da un parte i ragazzi hanno acquisito conoscenze importanti e che i comuni siano nelle condizioni di potersi avvalere del loro contributo, di metterli nelle condizioni di aver uno stipendio dignitoso con una serie di elementi che vanno ad arricchire l’aspetto anche dell’impegno dei ragazzi. Tutto questo è funzionale all’idea di avere ragazzi che hanno avuto 110 e lode, che lavorano nelle pubbliche amministrazioni e che sono una valore aggiunto. La proroga è solo di un anno, anche perchè altrimenti si stanziano risorse della Regione ai comuni che hanno il compito di avvalersi del contributo di 10 mila euro l’anno. Se facciamo una cosa simile con i ragazzi che si sono laureati, a quelli che invece non hanno avuto la possibilità di studiare o non hanno una laurea cosa raccontiamo? Dico queste cose nel loro interesse: questi ragazzi devono essere valorizzati sia nelle pubbliche amministrazioni che nel privato. È proprio nel privato che si deve investire. I ragazzi sono una ricchezza per questa regione, non un peso. Dobbiamo - ha concluso Scopelliti - essere da sprone ed evitare che i ragazzi diventino vittime delle logiche dell’assistenza, che mette in ginocchio le coscienze e le intelligenze del nostro territorio". Il presidente del Consiglio regionale, da parte sua, ha evidenziato: "Abbiamo fatto un miracolo per riuscire a reperire queste risorse, che daranno un’altra opportunità ai giovani stagisti. Si tratta di una proroga di un anno ed il rapporto sarà esclusivamente con gli enti locali presso cui i giovani lavorano. Il Consiglio regionale, la Giunta che hanno avuto in carico gli stagisti hanno concluso il loro rapporto. Quindi d’ora in poi saranno le amministrazioni locali che hanno a suo tempo inoltrato domanda a vedersela con gli stagisti che hanno superato il periodi di formazione. Una nuova opportunità dunque per i giovani calabresi che hanno un curriculum contraddistinto dal 110 e lode, in un momento non semplice per le risorse a disposizione che diminuiscono sempre di più. L’auspicio è che in questo anno le amministrazioni locali pongano in essere con gli stagisti della azioni per formarli, per poterli accogliere da qui ad un anno nel mercato del lavoro in maniera stabile perchè dobbiamo ridurre al minimo il precariato. Non è più possibile immaginare giovani che vivono nel precariato, che non hanno neanche la possibilità di fare una famiglia ed organizzare il futuro con serenità. Abbiamo voluto dare quest’opportunità per formarli, perchè lavorare nelle pubbliche amministrazioni, nelle asp e nelle università che finora si sono detti molto soddisfatti del loro operato. Un bagaglio culturale che sarà utile per il loro futuro". Sulla protesta dei lavoratori Lsu-Lpu, organizzata dall’Unione sindacale di base, il presidente della Giunta regionale si è così espresso: " È un sindacato che continua a rivendicare uno spazio per i precari con proteste eccessive. Siamo in una situazione in cui non è facile per gli enti locali trovare la stabilizzazione sia per i patti di stabilità sia per i bilanci dei comuni. Come potrebbe fare per esempio il comune di Reggio a stabilizzare 600 precari? Credo che in questo contesto debba essere il Governo centrale a mettere in campo gli strumenti necessari per la stabilizzazione, assumendo iniziative come per esempio agevolazioni nell’accensione di mutui. Ad ogni modo, torneremo alla carica per ottenere un incontro con il governo".

11 luglio 2011 - Newz.it Lavoratori precari sul tetto di Palazzo Campanella

Reggio Calabria - Sette persone, compresi un dirigente del sindacato Usb (Unione sindacale di base) ed una donna, a Reggio Calabria, arrampicandosi da un’impalcatura, hanno raggiunto il tetto di Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale. Si tratta di lavoratori precari Lsu-Lpu, che hanno organizzato la plateale protesta di stamane per indurre la Regione Calabria ed il Governo a convocare un tavolo tecnico che abbia come fine ultimo la stabilizzazione delle posizioni lavorative di 5.400 lavoratori precari calabresi. Se così non fosse, sono pronti a proseguire ad oltranza la contestazione cui hanno dato avvio. Tra gli altri è presente sul tetto di Palazzo Campanella Aurelio Monte, il quale ha spiegato che: "Dopo l’occupazione della sala del Consiglio regionale del dicembre scorso niente è stato fatto. A tutt’oggi il tavolo tecnico che ci era stato promesso non è stato mai avviato. Siamo stanchi di essere presi in giro. Mentre la Regione spende soldi banalmente, oltre 5.000 lavoratori aspettano da anni il rispetto degli accordi e degli impegni assunti". La manifestazione è stata orgnizzata in concomitanza con la seduta del Consiglio regionale.

11 luglio 2011 - Ntà Calabria

Reggio Calabria, precari sul tetto di Palazzo Campanella

Reggio Calabria - I precari Lsu-Lpu, non ci stanno a essere presi in giro e così stamane 7 di loro, tra cui una donna e un dirigente del sindacato Usb, sono saliti sul tetto della sede del Consiglio regionale della Calabria a Reggio Calabria. I lavoratori chiedono l’apertura di un tavolo tecnico tra la Regione Calabria e il Governo nazionale per giungere alla stabilizzazione dei 5.400 lavoratori precari calabresi e, in mancanza di impegni concreti si dicono indisponibili a interrompere la loro protesta.

11 luglio 2011 - Il Quotidiano Calabria.it

Reggio, Sette lavoratori Lsu-Lpu sul tetto del Consiglio regionale
I lavoratori chiedono l’apertura di un «tavolo tecnico» tra la Regione Calabria e il Governo nazionale per giungere alla stabilizzazione dei 5.400 lavoratori


Reggio Calabria - Sette lavoratori precari Lsu-Lpu, tra cui una donna e un dirigente del sindacato Usb, sono saliti a Reggio Calabria sul tetto della sede del Consiglio regionale della Calabria. I lavoratori chiedono l’apertura di un «tavolo tecnico» tra la Regione Calabria e il Governo nazionale per giungere alla stabilizzazione dei 5.400 lavoratori precari calabresi e, in mancanza di impegni concreti si dicono indisponibili a interrompere la loro protesta.
«Dopo l’occupazione della sala del Consiglio regionale del dicembre scorso – afferma Aurelio Monte, una delle persone salite sul tetto dell’edificio – niente è stato fatto. A tutt'oggi il tavolo tecnico che ci era stato promesso non è stato mai avviato. Siamo stanchi di essere presi in giro».
A Reggio è in atto una protesta e sul posto, intanto, continuano ad arrivare le delegazioni di LSU – LPU partite da vari centri della regione. In un volantino, nel quale vengono indicate le ragioni della loro protesta, i lavoratori sottolineano che, questa volta, «non si lasceranno convincere da false promesse e continueranno le proteste a oltranza fini al raggiungimento risultativo concreti». Sono diverse migliaia i lavoratori di questo bacino che attendono la stabilizzazione.

USB Unione Sindacale di Base

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