">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

Università munnezza

Università munnezza

(25 Novembre 2010) Enzo Apicella
La riforma Gelmini In discussione alla Camera

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Capitale e lavoro)

Capitale e lavoro:: Altre notizie

Lunedi' 5 dicembre 2011 – le notizie di oggi di radio citta' aperta

(5 Dicembre 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

Lunedi' 5 dicembre 2011 – le notizie di oggi di radio citta' aperta

foto: www.radiocittaperta.it

Attacco alle pensioni, ritorno dell’ Ici, aumento dell'Iva, tagli e privatizzazioni: la manovra di Monti piace all'Ue

La manovra lacrime e sangue del Governo Monti piace all'Ue Il vice presidente della Commissione europea responsabile per l'euro, Olli Rehn, ha parlato di “un insieme di misure tempestive e ambiziose, che danno il segnale di cui si aveva molto bisogno: un nuovo approccio in politica economica”. Sostegno bipartisan dalle forze politiche: Bersani ha detto di condividere l'impianto della manovra “nei principi generali”, il segretario del Pdl Angelino Alfano ha parlato di un Governo che ora “è più forte, ma che potrebbe indebolirsi se questa manovra produrrà una forte reazione sociale”.

No alla manovra di Monti. Oggi in piazza a Montecitorio

Oggi a Roma e Napoli primi appuntamenti per denunciare e opporsi alla manovra economica del governo Monti. Un complesso di misure inique e apertamente antipopolari. A Roma alle ore 17.00 a Montecitorio. A Napoli alle 16.30 all'università. Evidentemente la provvidenza del prof. Mario Monti non appare così convincente come l’apparato politico tripartizan e il sistema dei mass media intende far credere. La terapia d’urto che il governo intende scaricare su un paese e su settori sociali già devastati dalla crisi ha le caratteristiche di una “guerra contro i poveri”. Se la politica si rende subalterna a questo massacro sociale, i movimenti sociali e i sindacati conflittuali non sono dello stesso avviso. Il Comitato “No Debito” ha convocato una prima iniziativa di protesta oggi alle 17.00 a Montecitorio, proprio mentre Mario Monti presenterà la sua manovra antisociale alla Camera e al Senato. Sempre per oggi a Napoli è prevista una assemblea cittadina alle ore 16.30 all’università orientale alla quale parteciperanno studenti e lavoratori per decidere come rispondere alla manovra del governo.

Ocse: "si allarga la forbice tra ricchi e poveri"

Crescono in Italia le disuguaglianze, lo segnala l’Ocse in un rapporto presentato oggi sulla “Crescita non-equa”. Dai dati presentati emerge che l’Italia è la sesta nazione tra le 30 dell’Ocse in cui la differenza tra ricchi e poveri è più marcata. Secondo l’organizzazione internazionale la Penisola è uno dei paesi in cui le differenze sono particolarmente ampie, con redditi bassi estremamente ridotti e ricchi con standard di vita più elevati di paesi come la Germania.

Fiat: riparte la trattativa coi sindacati complici

All'Unione Industriali di Torino è ripresa la finta trattativa sull'estensione a tutti gli stabilimenti Fiat del 'modello Pomigliano' mentre, fuori, Usb e Cobas hanno tentato di forzare il blocco delle forze dell’ordine. «Partecipiamo al tavolo con le nostre idee e valuteremo cosa succederà. Di sicuro non abbiamo firmato l’accordo su Pomigliano e non abbiamo intenzione di firmare la sua estensione agli altri stabilimenti»: questo il commento rilasciato dal segretario generale della Fiom-Cgil, Maurizio Landini, a margine della ripresa del confronto tra Fiat e sindacati confederali sul nuovo assetto contrattuale all'interno del gruppo capitanato da Marchionne. «Stiamo constatando che una trattativa non c'è. La Fiat ha già deciso che estenderà il modello di Pomigliano. Domani – ha aggiunto Landini - proporrò alla direzione nazionale dei metalmeccanici di estendere da quattro a otto ore lo sciopero generale proclamato per il 16 dicembre e che la protesta sia non solo contro la Fiat ma anche contro la manovra. È una manovra che punisce pesantemente il lavoro. Non abbiamo bisogno che siano Fim e Uilm a dirci che non va bene».

Francia: Greenpeace viola una centrale. "Sarebbe questa la sicurezza?"

Un gruppo di militanti di Greenpeace si è introdotto stamani all'alba nella centrale nucleare di Nogent-sur-Seine, a 95 chilometri a sudest di Parigi, per dimostrare che "il nucleare sicuro non esiste". "Semplici militanti, con intenzioni pacifiche, sono riusciti con pochi mezzi a raggiungere il cuore di una centrale nucleare. Questa azione - scrive l'organizzazione ambientalista in un comunicato - dimostra quanto le centrali nucleari francesi siano vulnerabili". "L'obiettivo era dimostrare quanto sia facile arrivare al cuore di un reattore", ha aggiunto un'esperta nucleare dell'organizzazione ambientalista, Sophia Majnoni. Nel mirino di Greenpeace la valutazione dei pericoli data dal governo francese che "non tiene conto dei rischi già individuati in passato e non impara dalle lezioni di Fukushima". La scelta è caduta sull'impianto di Nogent-sur-Seine perché è il più vicino a Parigi, ha spiegato ancora l'organizzazione. Il blitz ha messo in forte imbarazzo il governo francese.

Voto in Russia, Putin sotto il 50%. Raddoppio comunista.

Il partito di Putin Russia Unita non è riuscito ad aggiudicarsi il 50 per cento dei voti. E molti osservatori internazionali sono sicuri che senza i tanti episodi di brogli, falsificazioni e pressioni di massa, sarebbe andata molto peggio. Il 49,5 percento ottenuto ieri è abissalmente lontano dal trionfale 64,7 ottenuto nel 2007. Attesi, ma in proporzioni non così nette, i successi degli altri partiti che entreranno in Parlamento. I comunisti, guidati da Gennadij Zhjuganov, che si offrono come espressione delle classi sociali più basse, hanno quasi il 20 per cento della Duma come non capitava dai primi anni Novanta. Tornano in strada le bandiere rosse. E mentre giungono i particolari sulle irregolarità del voto e sulle forzature compiute per salvare a tutti i costi la maggioranza, ai movimenti di protesta non resta che provare a scendere in piazza. Ieri non è andata bene. Poliziotti in assetto di guerra hanno arrestato centinaia di persone nella sola Mosca. Oggi ci riprovano.

Egitto: al via secondo turno elettorale

E' iniziato oggi in Egitto il secondo turno (dei tre previsti) per l'elezione dei 498 membri dell'Assemblea del popolo. Seggi aperti dalle 8 di questa mattina in un terzo dei governatorati egiziani, comprendenti le due città principali del paese, Il Cairo eAlessandria. I vincitori del primo turno del 28-29 novembre, i Fratelli Mulsulmani, sono chiamati a consolidare il risultato ottenuto la settimana scorsa (36,6 percento). Fonti di stampa locale evidenziano “l’aspra lotta che si profila tra le forze islamiche” in vista degli scrutini di questa settimana e delle prossime tornate elettorali, cioè tra i Fratelli musulmani e i salafiti, giunto al secondo posto con il 24,36% delle preferenze al primo turno. Ci si aspetta battaglia da parte dei liberali, grandi sconfitti nel primo turno. Centinaia di persone rimaste in piazza Tharir hanno lanciato un nuovo appello a boicottare le prossime tornate elettorali e annunciato il loro rifiuto del governo che il primo ministro Kamal al-Ganzouri si appresta a formare. Nel fine settimana, il nuovo capo dell’esecutivo, incaricato lo scorso 25 novembre dal Consiglio supremo delle Forze armate di formare un “governo di salvezza nazionale”, ha assicurato che la formazione del gabinetto sarà al completo entro mercoledì.

Radio Città Aperta - Roma

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie dell'autore «Radio Città Aperta - Roma»

4387